Le vite degli altri corrono come fiumi carsici in questo rosario di storie che affollano i Tg e i canali web. I Vigili del fuoco che hanno tirato fuori Edoardo, Ludovica, Samuel e Gianfilippo dicono che è come se li avessero “partoriti”. Una rinascita da manuale junghiano.
I miracoli, come sbrigativamente li abbiamo chiamati, hanno però un mare di sfumature e tante facce. Sono i soccorritori a ripetere come un mantra il nome di Fabio Salzetta, il manutentore di Rigopiano che li ha guidati come un segugio lungo il labirinto di cunicoli in cui è avvolto il resort. Fabio, nemmeno 27 anni, un diploma di geometra all'istituto Marconi di Penne, lavorava a Rigopiano dalla fine del 2014. Tutti, nella frazione di Roccafinadamo, dov'è nato e cresciuto, lo descrivono come un tipo tosto. Nessuno però, ammette lo zio Manfredo, poteva aspettarsi che di fronte a una tragedia così grande Fabio mantenesse una lucidità e una resistenza alla fatica che ancora oggi lo spinge a lavorare giorno e notte accanto i soccorritori.
Un lavoro incessante e senza un sorriso perché tra quelle 24 persone seppellite da una montagna di neve e detriti c'è anche Linda, la sorella più piccola di Fabio, assunta anche lei nel resort dei vip, dove si occupava di riordinare le camere.
Il suo profilo facebook è un inno alla vita e alla storia d'amore con Davide Giancaterino, con il quale era “fidanzata ufficialmente” dal 2013. Su Fb scorrono i piccoli gesti quotidiani e i preparativi in attesa del matrimonio: abiti da sposa, ricette di una torta di farina di riso, e a capodanno un post che serra la gola: «L'anno nuovo è come un libro con 365 pagine vuote: fai di ogni pagina il tuo capolavoro».
© Riproduzione riservata