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Stadio Roma, cresce il pressing. Raggi a Totti: ok nel rispetto delle regole

Un rendering del progetto dello stadio dell'As Roma, in una immagine del 30 maggio 2016
Un rendering del progetto dello stadio dell'As Roma, in una immagine del 30 maggio 2016

Si intensifica il pressing su Virginia Raggi per sbloccare il nuovo stadio della Roma. Dopo Francesco Totti e l’allenatore della Roma Luciano Spalletti, sono scesi in campo con l’hashtag #FamoStoStadio - twittato ieri dal capitano - il segretario del Pd Matteo Renzi e il ministro allo Sport Luca Lotti. La replica della sindaca Raggi non si è fatta attendere: «Caro Francesco Totti ci stiamo lavorando. #FamoStoStadio nel rispetto delle regole. Ti aspettiamo in Campidoglio per parlarne».

Raggi a Totti: #Famostostadio con regole
Il destino dell’impianto si deciderà a breve: domani, dopo settimane di stasi, il Campidoglio incontrerà di nuovo i proponenti, l’As Roma e l’imprenditore Luca Parnasi. In giornata, dopo la super-blindatura dell’amministrazione M5S, è tornato a farsi sentire anche Beppe Grillo, che che dal blog ha rivendicato i «43 successi più importanti di Virginia Raggi e della sua giunta nei primi 7 mesi di governo» in Campidoglio: dagli oltre 366 milioni di euro per il trasporto pubblico locale all’abbassamento della tariffa sui rifiuti.

Renzi: «E famolo lo stadio! Non dire no a tutto»
Sullo stadio è intervenuto il segretario Pd Matteo Renzi. «Non è solo un fatto economico per il territorio (posti di lavoro e indotto), ma soprattutto un fattore di crescita e competitività per tutto il mondo sportivo italiano - ha scritto il leader Pd nella sua enews-. Se si dice no a tutto come accade in qualche città, si blocca il futuro. Si bloccano gli investimenti». «Il governo non c’entra niente. Ma io sto con il Mister Spalletti. #famostostadio», ha rilanciato su twitter anche il ministro dello Sport Luca Lotti.

La presa di posizione di Spalletti
Ieri l’allenatore è intervenuto in diretta su Sky Sport per lanciare il suo slogan.
Il dibattito è continuato su twitter con il presidente dell’Assemblea Capitolina Marcello De Vito (M5S) che ha tranquillizzato Totti: «Non te preoccupà Capitano: #famostostadio e #famolobene. Con ASRoma lavoriamo a progetto innovativo».

Il parere negativo del Comune
Nella riunione di domani si entrerà maggiormente nel dettaglio del progetto in vista della scadenza del 3 marzo, data in cui terminerà la proroga che il Campidoglio ha chiesto e ottenuto nella conferenza dei servizi. Non ci sono solo le riserve espresse sui livelli di sicurezza stradale, veicolare e pedonale. L’amministrazione Raggi ha una lista di temi da affrontare. Tra queste, l’annoso tema della riduzione delle cubature, su cui si dovrebbe raggiungere un'intesa con i proponenti. A tal fine in Campidoglio, però, serve prima una quadratura interna ai Cinque Stelle, tra i più dialoganti e i più critici. «Vedo che sullo Stadio il Comune sta cambiando idea. Se è così, entro il 3 marzo produca atti ufficiali», ha commentato il governatore del Lazio Nicola Zingaretti. Al momento, infatti, l’ultimo atto depositato dal Comune è il parere non favorevole al progetto, con le condizioni per trasformare il no in un sì.

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