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L’assegno di ricollocazione: cosa è e come funziona

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via alla sperimentazione

L’assegno di ricollocazione: cosa è e come funziona

Parte la sperimentazione dell’assegno di ricollocazione. Ecco tutti i dettagli sulla nuova misura.

Cosa è
L'assegno di ricollocazione è uno strumento che aiuta le persone disoccupate nella ricerca di lavoro offrendo un servizio personalizzato e intensivo di assistenza presso i centri per l'impiego o operatori autorizzati. Può essere richiesto dalle persone disoccupate che ricevono la Nuova assicurazione sociale per l'impiego (Naspi) per almeno 4 mesi. Attualmente è oggetto di una sperimentazione per valutarne l'efficacia e l'impatto sul sistema informativo.

Sperimentazione per 30mila beneficiari
La sperimentazione interessa circa 30.000 potenziali beneficiari, individuati con estrazione casuale, che saranno avvisati personalmente del loro inserimento nella sperimentazione con messaggio al cellulare, messaggio di posta elettronica e lettera raccomandata.

L’importo dell’assegno
L’assegno dipende dal livello di occupabilità della persona, quindi, maggiore è la sua distanza dal mercato del lavoro, maggiore sarà l’assegno e quindi più forte il sostegno per reinserirsi. I valori minimi e massimi che si possono ottenere combinando questi due criteri sono fissati dalla delibera Anpal n. 9 del 28 novembre 2016:
1- Da 1.000 a 5.000 euro se il risultato occupazionale prevede un contratto a tempo indeterminato (compreso apprendistato).
2- Da 500 a 2.500 euro in caso di contratto a termine superiore o uguale a 6 mesi.
3 - Da 250 a 1.250 euro per contratti a termine da 3 a 6 mesi (solo in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia).

Chi eroga la misura
Gli enti che possono erogare la misura sono i centri per l'impiego selezionati dalle Regioni e i soggetti accreditati a livello nazionale e regionale alle politiche per il lavoro.

Cosa prevede la sperimentazione
La sperimentazione prevede l’applicazione di tutte le regole previste dal modello: affiancamento di un tutor al soggetto destinatario dell’assegno e proposta di un programma di ricerca intensiva di una nuova occupazione; impegno della persona a svolgere le attività individuate dal tutor e ad accettare le offerte di lavoro congrue (articolo 25 del Dlgs 150/2015). Un eventuale rifiuto ingiustificato farà scattare dei meccanismi di graduale riduzione delle misure di sostegno al reddito (cosiddetti “meccanismi di condizionalità” - articolo 21, commi 7 e 8, del Dlgs 150/2015); sospensione del servizio se la persona ottiene un'assunzione in prova o a tempo determinato e ripresa del servizio nel caso in cui se il rapporto di lavoro abbia avuto una durata inferiore a sei mesi; una sola possibilità di cambiare l'ente che eroga il servizio di assistenza, fino a quando non viene proposta l'offerta di lavoro.

Il numero verde per informarsi
Per informazioni è possibile contattare il numero verde 800.000.039 attivo dalle 9 alle 18, dal lunedì al venerdì e la casella e-mail: info@anpal.gov.it.

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