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Fisco, record lotta evasione nel 2016: recuperati 19 miliardi

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Fisco, record lotta evasione nel 2016: recuperati 19 miliardi

La lotta all’evasione ha portato 19 miliardi di euro nel 2016. Un numero che segna il record assoluto con un incremento del 28% rispetto al 2015. I versamenti diretti sono stati pari a 13,7 miliardi che includono gli incassi sella prima voluntary disclosure. Dalla riscossione coattiva gli altri 4,8 miliardi. Dalla strategia delle lettere sono arrivati 500 milioni. Sono i primi numeri forniti durante la presentazione sei risultati 2016 della lotta all'evasione dal ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan e dal direttore delle Entrate Rossella Orlandi.

Lotta all'evasione, recupero record nel 2016

Il rientro dei capitali
La prima voluntary ha coinvolto circa 130mila contribuenti che hanno dato luogo a quasi 345mila atti di accertamento con circa 125mila atti notificati di sanzioni. Il gettito complessivo è stato di 4,3 miliardi di euro.

I rimborsi
Sono stati 2,74 milioni i rimborsi erogati nel 2016 con oltre 16 miliardi di euro restituiti a cittadini e imprese. I tempi secondo quanto indicato dal direttore Orlandi si sono ridotti: sono state già pagate le richieste relative alle imposte dirette presentate fino al 30 settembre 2015 e le istanze Iva presentate fino al 31 luglio 2016. Sono stati 730mila i rimborsi erogati a chi non ha più un datore di lavoro per 586 milioni di euro.

Gli interpelli
Sono state quasi 12mila le risposte agli interpelli e 538 le consulenze giuridiche. Ridotti i tempi di risposta: sono arrivate entro 80 giorni per circa 3mila interpelli ordinari.

Boom del canone Rai
Dal canone Rai in bolletta sono arrivati 2,1 miliardi di euro (e mancano ancora all'appello i flussi successivi al 31 dicembre ma relativi per competenza al 2016) con circa 500 milioni di euro aggiuntivi. La stima di evasione, ha detto Orlandi, è passata dal 30 al 4 per cento.

Padoan: governo strizza occhio a onesti
Nel suo intervento il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha sottolineato che il governo «non strizza l’occhio agli evasori ma alle aziende e ai contribuenti onesti, aiuta ad adempiere, a non sbagliare e a correggere gli errori, senza approcci inutilmente punitivi». E ha spiegato che una «buona amministrazione fiscale» non serve solo «ad assicurare il gettito ma anche la giustizia sociale, perché il mancato adempimento crea disuguaglianze e distorce la concorrenza».

G7 Finanze in agenda web tax
Il ministro ha inoltre annunciato che al G7 dei ministri delle Finanze di
metà maggio a Bari si discuterà della tassazione delle nuove forme di impresa dell'economia digitale». E ha aggiunto: «Vedremo quali sono le
forme possibili e concrete di cooperazione internazionale».

Il ringraziamento ai dipendenti
Sia Padoan sia Orlandi hanno ringraziato pubblicamente i dipendenti dell'agenzia delle Entrate per il lavoro svolto. «Gli sforzi per aumentare l’adempimento spontaneo hanno subito un andamento coerente - ha detto il ministro - Mi fanno sorridere affermazioni del tipo: la lotta all'evasione non c'è o il governo strizza gli occhi agli evasori. Il Governo casomai strizza gli occhi alle imprese, ai contribuenti aiutandoli nell'adempimento. Il dialogo, la semplificazione e la trasparenza sono gli elementi cardine per garantire l'adempimento spontaneo. Mentre i controlli devono essere mirati». Il viceministro Luigi Casero poi ha messo in risalto come lo strumento dell'adeguamento spontaneo sia stato il mezzo che ha consentito di arrivare al recupero di 19 miliardi di euro.

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