Italia

Disagio nelle periferie, Causin: «Lavoreremo per dare risposte…

  • Abbonati
  • Accedi
Commissione d’inchiesta napoli

Disagio nelle periferie, Causin: «Lavoreremo per dare risposte concrete»

«Siamo venuti qui con molta umiltà per conoscere la realtà delle periferie di Napoli come Scampia e per ascoltare le esigenze di chi ci vive». Lo ha detto Andrea Causin (Ap -Ncd), presidente della commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie, a margine della prima tappa della visita della commissione a Napoli, nel quartiere di Scampia, insieme ai parlamentari Laura Castelli (M5S), Claudia Mannino (M5S), Paolo Gandolfi (Pd), Stefano Quaranta (Sinistra Italiana), Michela Rostan.

Lavoro inquirente e operativo
Un lavoro, quello della commissione, ha ricordato Causin, che da una parte è inquirente («quello che rileviamo durante le nostre visite le segnaliamo alle autorità competenti»), ma è anche operativo («facciamo tesoro delle esperienze di chi a vari livelli si impegna sul territorio, veri eroi, perché il prossimo bando sulle periferie sia orientato più alla ricostruzione delle persone che delle case e delle cose».

Seconda tappa della mission sul territorio della commissione
Napoli è la seconda tappa, dopo Roma, della mission sul territorio della commissione d’inchiesta. I parlamentari hanno visitato Scampia e il Rione Sanità e hanno incontrato i rappresentanti delle associazioni e delle istituzioni. «Napoli è una città in cammino, ci sono situazioni di degrado, ma c’è un grande lavoro positivo dell’amministrazione e delle associazioni.

Assenza di lavoro prima emergenza della città
L’assenza di lavoro (il tasso di disoccupazione dei giovani è superiore al 50%) è la prima emergenza della città. L’economia e l’occupazione devono essere una prima risposta. Ma non ci sono solo dati negativi. Abbiamo visto una cosa straordinaria, come l’istituto professionale alberghiero Vittorio Veneto, una scuola che sta lavorando e investendo nel futuro dei ragazzi. Gli operatori di questa scuola sono straordinari, veri eroi. Questa scuola è un germoglio di primavera». E ha ricordato il piano da 18 milioni di euro per la demolizione delle Vele di Scampia, diventate simbolo del degrado della città, parte di un più ampio piano di riqualificazione urbana di Napoli, approvato dall’amministrazione comunale lo scorso maggio, che ha già ottenuto il via libera da parte della presidenza del Consiglio dei ministri. «Molto sentito è il tema della sicurezza, spaventa il proliferare della microcriminalità incontrollata», ha detto Causin, sottolineando che la rigenerazione delle periferie potrebbe dare nuova linfa alla città.

Castelli (M5S): sbloccare i fondi per le periferie
«È stata una visita molto positiva - ha sottolineato la deputata Laura Castelli (M5S) - per rilevare quanto in una cittò come Napoli l’associazionismo sia risucito a colmare i vuoti della politica». Fra i suggerimenti raccolti dalla parlamentare «alcuni spazi demaniali potrebbero essere messi a disposizione delle associazioni, si potrebbe puntare ancor di più sullo sport e la città dovrebbe attrarre sempre più investimenti per attivare realtà positive sul territorio. Sono emerse carenze sanitarie sconvolgenti, proteste per i tagli alla sanità e la necessità di stabilizzare e sbloccare i fondi per le periferie»

Tra la gente per dare indicazioni su leggi e risorse finanziarie
«Chi protesta, chi è arrabbiato, ha ragione. Io lo dico ogni volta che visito una periferia: noi chiediamo scusa, scusa per quello che non è stato fatto negli ultimi 30-40 anni, perché le esigenze delle persone non sono state messe al primo posto delle agende politiche dei governi e delle amministrazioni locali», ha sottolineato Causin. «Anche per questo - ha ricordato - è nata la commissione che è qui oggi tra la gente, le associazioni e i comitati: per vedere, capire e toccare con mano le cose che non vanno e dare poi indicazioni concrete e suggerimenti dal punto di vista legislativo e dell’orientamento delle grandi risorse finanziarie che sono state messe a disposizione dal governo per le periferie».

© Riproduzione riservata