Italia

Stadio della Roma, delibera in un mese e prima pietra nel 2017.…

  • Abbonati
  • Accedi
dopo l’intesa con il comune

Stadio della Roma, delibera in un mese e prima pietra nel 2017. Lotito: ora tocca alla Lazio

Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, con il presidente della Roma, James Pallotta, il 14 settembre 2016 (Ansa)
Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, con il presidente della Roma, James Pallotta, il 14 settembre 2016 (Ansa)

Dopo l’ok al progetto rinnovato dello stadio della Roma a Tor di Valle la maggioranza capitolina M5s si prepara a votare in aula una delibera
ad hoc che di fatto sostituirà la precedente delibera dell’amministrazione Marino. Il via libera al documento, che dovrà essere elaborato dagli uffici competenti, potrebbe arrivare entro un mese, forse prima. Se non ci dovessero ostacoli amministrativi o burocratici nell’approvazione del progetto dello stadio della Roma a Tor di Valle, i proponenti contano di poter posare la prima pietra già entro l'anno in corso, con calcio di inizio tra il 2019-2020.

Opere pubbliche in due fasi
Nel progetto rinnovato dello Stadio della Roma, che prevede il taglio del 50% complessivo della cubature (il 60% solo sul Business Park, con eliminazione delle tre torri di Libeskind) e un potenziamento dell’ecosostenibilità, le opere pubbliche previste (anch’esse colpite da una revisione “compensativa” al ribasso) saranno realizzate in due fasi. Quelle propedeutiche allo stadio, e dunque da realizzare subito, sarebbero il potenziamento della Roma-Lido, gli interventi sulla via del Mare, le opere di messa in sicurezza idrogeologica del fosso di Vallerano nell’area di Decima. Alla fase due apparterrebbe invece il ponte aggiuntivo sul Tevere e la bretella sulla Roma-Fiumicino, che sarà realizzate successivamente. Dovrebbe decadere invece il prolungamento della metro B, nelle intenzioni di M5S da sempre osteggiato a favore di un potenziamento della Roma-Lido, e alcuni interventi nel quartiere della Magliana giudicati non pertinenti allo stadio.

Regione Lazio: ignote opere, vigileremo
La Regione Lazio evidenzia però che dell'accordo raggiunto ieri sullo Stadio della Roma «mentre é stato detto chiaramente che le attuali cubature saranno ridotte in modo significativo, non si conoscono ad oggi le opere e le infrastrutture per garantire la mobilità, il miglioramento dell'ambiente e della qualità urbana». Di qui il monito evidenziato in una nota dall’assessore alle Politiche del Territorio e alla Mobilità, Michele Civita: «Su tutto ciò la Regione, eserciterà il ruolo e la funzione di sua competenza».

Il via libera dopo la riunione in serata
La sindaca Virginia Raggi, dopo un malore e gli accertamenti in ospedale, ha annunciato ieri sera l'accordo per realizzare lo stadio della Roma a Tor di valle. Una svolta a sorpresa rivendicata come un grande successo dalla sindaca M5S: “via le torri”, i grattacieli Libeskind, e un taglio delle cubature di circa la metà sul progetto originario, che prevedeva quasi un milione di metri cubi di cemento. Un’intesa raggiunta a seguito una riunione rinviata per ore, a causa del problema di salute di Raggi. Alle 22.30 l’annuncio della sindaca con il dg della As Roma Mauro Baldissoni, che ha parlato di «giornata storica». «Uno stadio fatto bene» il tweet della Raggi, subito rilanciato da Beppe Grillo, che pure aveva detto 'no' a Tor di Valle.

Iter vincolo Soprintendenza va avanti
Restano tuttavia alcuni ostacoli sulla strada
per realizzare l’impianto sportivo a Tor di Valle. Nel nuovo progetto potrebbe essere conservata una parte dell’ex ippodromo, per rispondere alle sollecitazioni della Soprintendenza del Ministero dei Beni Culturali. Ma, parallelo alla conferenza dei servizi, a quanto si apprende, va avanti indipendentemente l’iter del vincolo sull’Ippodromo di Tor di Valle avviato dalla Soprintendenza del Mibact. Al tempo stesso, il club e il costruttore dovrebbero chiedere un’ulteriore proroga di un mese della conferenza dei servizi, che scade il 3 marzo.

Lombardi: stadio fatto bene, brava Raggi
Un plauso alla Raggi per l’accordo siglato è arrivato oggi da una sua “oppositrice storica”, la deputata romana M5s Roberta Lombardi. «Stracciato il progetto iniziale. Dimezzate le cubature extra-stadio. Nessun grattacielo. Questo è uno #StadioFattoBene, brava Virginia Raggi» ha scritto Lombardi, tra gli esponenti pentastellati più critici, nei giorni scorsi, sul progetto del nuovo impianto a Tor Di Valle. A lei ha fatto eco Luigi Di Maio: «I problemi di povertà delle periferie restano, ma oggi abbiamo dimostrato che quando lo Stato fa lo Stato non ci si inchina ai costruttori e ai palazzinari - ha detto il vicepresidente della Camera - lo stadio si farà ma secondo le nostre regole e principi, e ci fa piacere che la società della Roma sia venuta incontro alle nostre richieste».

Pd Campidoglio: ora garantire opere pubbliche
Preoccupato dal taglio di cubature esteso anche alle opere pubbliche il gruppo Pd capitolino che in una nota ha dichiarato: «Il sindaco finalmente ha capito che lo stadio era una priorità dei romani, ci auguriamo che segni un cambio di passo. Ora Virginia Raggi garantisca l’esecuzione delle opere pubbliche. Il gruppo del partito democratico vigilerà affinché questo accordo non sia a ribasso rispetto ai servizi pubblici da erogare in quel quadrante».

Spalletti: ''Stadio traguardo importante, brava Virginia''

Spalletti: accordo dà forza a città
Plaude all’accordo anche l’allenatore della Roma Luciano Spalletti: «È stato raggiunto il massimo del risultato, bravi a tutti. Lo stadio è una cosa importante, penso sia un risultato straordinario quello raggiunto per la città», ha dichiarato Spalletti, che ha riconosciuto alla Raggi attraverso il dialogo di essere «riuscita a trovare tutela e soddisfazione per tutti» e di aver «fatto il massimo, con grandissima competenza quello che è il suo lavoro». E ha parlato di «un risultato che dà forza alla città».

“Cara sindaca Raggi, ci aspettiamo che applichi par condicio nei confronti degli innumerevoli tifosi biancocelesti e consenta la creazione del nuovo impianto della Lazio”

Claudio Lotito, patron della Lazio 

Lotito: cara Raggi, ora anche il nostro stadio
Nella vicenda si è inserito anche il patron della Lazio Claudio Lotito, che in lunga dichiarazione all’Ansa ha rivendicato anche per la sua società il diritto ad avere un impianto di proprietà. «Cara sindaca Raggi - ha detto il presidente biancoceleste - prendiamo atto che la sua amministrazione ha superato i vincoli ed ha raggiunto un accordo con la Roma per la realizzazione del nuovo stadio giallorosso. Ci aspettiamo che applichi par condicio nei confronti degli innumerevoli tifosi biancocelesti e consenta la creazione del nuovo impianto della Lazio».

Stadio Roma, Cori tifosi: "Virginia, famo 'sto stadio"

© Riproduzione riservata