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La rivoluzione di Industria 4.0 cambia il modo di fare impresa

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tavola rotonda a napoli

La rivoluzione di Industria 4.0 cambia il modo di fare impresa

Convegno Industria 4.0 a Napoli
Convegno Industria 4.0 a Napoli

«Siamo nel pieno di una rivoluzione radicale: stiamo cambiando modo di pensare e quindi di agire e di fare impresa». Ha esordito così, ponendo l’accento sulla straordinarietà del momento storico ed economico, Luigi Nicolais, ex presidente del Cnr, docente della Federico II e oggi imprenditore per aver fondato la start up Materias, partecipando a una tavola rotonda nell’ambito del mega convegno su “Industria 4.0” promosso per celebrare il centenario dell’Unione industriali di Napoli. «La direttrice principale - ha detto - è nella interazione uomo macchina che non era esistita nella terza rivoluzione industriale. Poi è necessario cogliere l'opportunità di una condivisione di dati, di porre al centro il cliente». Insomma, per lo scienziato napoletano potrebbe iniziare «un rinascimento industriale, come nel 500, si ci riunisce in una bottega per fare sintesi tra competenze diverse e in questo modo si produce innovazione».

Moschini: la 4° rivoluzione industriale può rappresentare una importante opportunità di sviluppo
Per Luca Moschini, ad di Laminazione Sottile, «la 4° rivoluzione industriale può rappresentare una importante opportunità di sviluppo. È indispensabile che non si tratti di innovazione per poche e grandi aziende ma che coinvolga le migliaia di piccole e medie imprese italiane».

Moschini racconta l’esperienza di un'impresa, di origini campane, che da tempo si è posta gli obiettivi della digitalizazione e di una forte innovazione. «Il Gruppo che qui rappresento nasce nel 1923. Produciamo laminati in alluminio e sue leghe con un ciclo produttivo integrato e diversificato in più siti produttivi in Italia e all'Estero - racconta Moschini -. Negli ultimi anni abbiamo stretto partnership con aziende di riferimento nel mondo dell’Information Tecnology destinando importanti investimenti alla “trasformazione digitale”. Proprio nei giorni scorsi , abbiamo rilasciato in esercizio una piattaforma in cloud per l'automazione della forza vendita che consente all'azienda di “connettersi” con i propri clienti in modo completamente innovativo».

Mathieu: solo il 40% delle aziende conosce il concetto di big data
Di elaborazione dei dati e di condivisione delle informazioni ha parlato, a Napoli, anche Jean Francois Mathieu, manager di Ups Europe. «La capacità di analizzare i big data - ha detto - può portare un grande vantaggio alle aziende poiché i big data possono , a esempio, fornire informazioni molto utili sui bisogni dei propri clienti. Tuttavia - ha aggiunto - solo il 40% delle aziende conosce il concetto di big data e solo il 12% li usa per scopi commerciali».

Papa: rivoluzione copernicana che può rimettere in gioco il Paese
L’Italia non è all’anno zero, secondo Carmelo Papa, ad di StMicroelectronics Italia. «L’Italia - fa osservare - fa elettronica, ed è protagonista in questo campo». Papa parla addirittura di una «rivoluzione copernicana che può rimettere in gioco il Paese. Verrà meno la necessità di delocalizzare la produzione in Cina o in Thailandia - ha detto - , poiché la battaglia per la competitività è legata a intelligenza e conoscenza. L’Italia può ricreare posti di lavoro che negli anni scorsi aveva perso». Stm ha presenze a Catania, con 4mila persone, e in Campania tra Arzano e Marcianise dove c’è anche una piccola unità di manifacturing.

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