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Professionalità digitali temporaneamente in azienda

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Budget da un milione di euro

Professionalità digitali temporaneamente in azienda

Si chiama “Digital Enablers in SMEs: support digitalisation to enhance SMEs' capacity to go international and innovate” il progetto pilota presentato dal parlamentare europeo Massimiliano Salini e proposta da Piccola industria di Confindustria con il supporto della Delegazione di Bruxelles. Il budget per il progetto è di un milione di euro.

Professionalità digitali temporaneamente in azienda
Il progetto, che riprende quanto realizzato con successo per gli export temporary manager per favorire la managerializzazione delle Pmi e la loro capacità di presidiare mercati esteri, prevede la possibilità di inserire, in forma temporanea, del personale qualificato per accompagnare le Pmi nella contaminazione con il digitale, con nuove idee e nuovi trends. Una grande opportunità tratta di “professionalità” che difficilmente sono all'interno dell'azienda, generalmente provengono dalle università o dagli incubatori e hanno una forte expertise in materia di nuove tecnologie digitali.

L'iter che ha portato all'approvazione
Lo scorso 1° dicembre il Parlamento europeo, nel contesto delle modifiche al Bilancio dell'Ue per il 2017, ha approvato una serie di proposte di progetti pilota che verranno lanciati il prossimo anno dalla Commissione europea. Tramite la Delegazione di Bruxelles sono stati poi definiti gli aspetti pratici adattandoli alle priorità della Commissione europea e alle soluzioni esistenti a livello Ue (fondi di riferimento, aspetti operativi). In seguito la proposta è stata sottoposta alla DG Growth, che ne ha evidenziato la valenza all'onorevole Salini che successivamente lo ha proposto in sede parlamentare e sostenuto nel suo iter di approvazione, ottenendo diversi pareri positivi a partire dalla Commissione europea, da parte di diverse Commissioni parlamentari, per poi ottenere l'approvazione definitiva dal Parlamento Ue.

Inserire in azienda giovani esperti digitali
La proposta presentata di Massimiliano Salini sostanzialmente prevedeva la possibilità per 50 Pmi a forte potenziale di crescita - tra cui anche le startup - di poter inserire in azienda giovani esperti digitali (non IT manager) per un periodo massimo di sei mesi con la finalità di supportarne la trasformazione digitale. Gli elementi principali del progetto – che se ripresi nel bando finali sarebbero destinatati del budget previsto - riguardavano: il supporto nella fase di matching (es. selezione delle aziende, delle job vacancies – da verificare anche sull'Eures Portal – e attività di recruitement); il placement dei digital enabler nelle Pmi (fondi Ue per sostenere la consulenza offerta dal digital enabler); la formazione e il coaching per le Pmi e per i digitalenablers. Ora si attende il bando. (N.Co.)

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