Il turismo a Roma inizia il 2017 con un segno positivo, anche se le aspettative per febbraio-marzo sono per un rallentamento della crescita. Un segnale preoccupante in vista della primavera, che nella capitale per tradizione rappresenta il periodo di alta stagione del business delle vacanze. A pesare sono sempre i timori legati agli attentati terroristici, nonché la pubblicità negativa che Roma si porta dietro dai tempi di Mafia capitale. In questa situazione è un miraggio la scalata della classifica mondiale: l'ultimo report di Euromonitor pone Roma solo al 13° posto tra le cento città più visitate al mondo.
Gli arrivi dall'estero superano quelli dal resto d'Italia
In base ai dati dell'Ente bilaterale del turismo del Lazio (Ebtl), a gennaio gli arrivi nella capitale sono aumentati del 3,4% rispetto allo stesso mese del 2016. A tirare la volata sono stati soprattutto gli stranieri, cresciuti del 4,5%, mentre gli italiani hanno segnato un più contenuto +2%. Come da tradizione, gli americani sono al primo posto con oltre 45mila arrivi (+4,5%), seguiti dai giapponesi (25.349 arrivi, +4,6%) e britannici (22.092, +3,7%).
Tornano i russi
A sorpresa, al 4° posto si piazzano i russi (21.687, +0,6%), arrestando la caduta che si trascinava dall'avvio delle sanzioni contro Mosca, che solo l'anno scorso aveva portato a una riduzione del flusso del 5% rispetto al 2015.
Cina nuovo mercato ed "effetto Bergoglio"
Sul fronte dei nuovi mercati, anche l'inizio del 2017 conferma l'incremento a doppia cifra dei cinesi (+15,1%) e della Corea del Sud (+10,8%). Mentre prosegue l'effetto Bergoglio, con gli argentini che sono aumentati a gennaio del 6,4% dopo aver segnato l'anno scorso, rispetto al 2015, un +6%.
Segnali di debolezza in vista della primavera
Seguendo il trend delle prenotazioni (che andranno comunque confermate alla luce delle cancellazioni e dei last minute) l'Ebtl segna un rallentamento della corsa per febbraio-marzo: +2,8% rispetto allo stesso periodo del 2016. Se resistono Usa (+3,2%) e Cina (+7%), frenano tutti gli altri mercati: Germania (+2%), Giappone (+2%), Francia (+2,5%), Regno Unito (+2,7%). La conferma arriva anche da Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi Roma: «La situazione in questo inizio anno è di fatto stazionaria. Ci sarà una crescita di 1-2 punti percentuali, ma non dimentichiamoci che un anno fa, di questo periodo, stavamo in pieno effetto negativo dovuto agli attentati terroristici».
Le imprese: più investimenti
Per Roscioli, in questo inizio 2017, il rischio degli attentati continua a frenare gli arrivi: «È un problema – spiega – che riguarda anche le altre capitali, da Parigi a Londra passando per Berlino. A Roma, però, si aggiungono i nodi storici che ci portiamo dietro da anni: la pubblicità negativa di Mafia Capitale, il degrado della città, la situazione delle strade e dei trasporti. Se non si interviene subito con investimenti, si perderanno quote di mercato visto che nei prossimi anni il turismo internazionale è previsto in crescita del 4%».
Ricavi in calo per i commercianti
I turisti che arrivano, poi, spendono sempre meno: il ricavo per camera occupata, secondo i dati Ebtl, è sceso del 3,2% a gennaio 2017 rispetto allo stesso mese del 2016. Una situazione di cui risentono anche I Bed & Breakfast e i commercianti. «Il problema – spiega Vincenzo Ponterio, presidente di FederB&B – è anche che in questo periodo ci sono troppe camere disponibili rispetto al numero di turisti presenti, e quindi si scatena una guerra dei prezzi al ribasso». «Basta vedere il calo che abbiamo registrato durante la stagione dei saldi, pari al 20-30% rispetto all'anno scorso», spiega Valter Giammaria, presidente Confesercenti Roma. «Bisognerebbe puntare sul segmento di fascia alta del turismo, quello congressuale. Ma a Roma mancano le infrastrutture e non si investe a sufficienza».
© Riproduzione riservata