L’attrazione del Giubileo ha evitato che l’effetto combinato degli attentati in Europa e l’immagine negativa derivante dal terremoto in Centro Italia trasformasse il 2016 nell’anno nero per il turismo nel comune di Roma. Secondo i dati dell’Ente bilaterale del turismo del Lazio (Ebtl), l’anno scorso nella capitale italiana sono arrivati 11,5 milioni di visitatori (per un totale di 26,9 giorni di presenza), in aumento del 2,1% rispetto al 2015. Un trend in decelerazione rispetto al +4,5% registrato nel 2015 rispetto al 2014.
Americani al top
I visitatori provenienti dagli Stati Uniti restano il principale motore per il turismo di Roma: l’anno scorso ne sono arrivati 1,7 milioni (+2,0%). Restano la prima nazionalità, anche se con una crescita più che dimezzata rispetto al 2015 (quando erano cresciuti, rispetto al 2014, del 5%). Al secondo posto si sono piazzati i cittadini del Regno Unito (quasi 600mila arrivi, +2,9%), anche se gli esiti della trattativa per la Brexit lasciano in prospettiva molte incognite sulla futura crescita.
Effetto-sanzioni per gli arrivi dalla Russia
Gli arrivi dalla Russia continuano a risentire dell’effetto negativo delle sanzioni. I turisti russi (quasi 250mila nel 2016), per oltre la metà concentrati negli alberghi di fascia alta (5 e 4 stelle), sono diminuiti l’anno scorso del 5%, dopo che già nel 2015 avevano registrato un -0,5%.
Cina, Egitto, Turchia e Corea del Sud nuova frontiera
Continua la scalata della top ten da parte della Cina, arrivata ormai, con 194mila visitatori, al 9° posto, tallonando il Canada (quasi 200mila arrivi). L’anno scorso gli arrivi dal paese del Dragone sono cresciuti ancora a doppia cifra: +12% (anche se in lieve calo rispetto al +18,5% del 2015 sul 2014). Pur partendo da numeri assoluti ancora al di sotto dei 100mila arrivi, crescono a doppia cifra anche Egitto (+15,7%), Turchia (+12,0%) e Corea del Sud (+10,5%).
Argentina, prosegue l’effetto Bergoglio
L’effetto Bergoglio prosegue, con i turisti dall’Argentina che anche nel 2016, anno del Giubileo, hanno continuato ad arrivare a Roma con ritmi superiori alla media: +6% (+9,4% era stato l'incremento nel 2015 rispetto all’anno prima). La crisi del Venezuela, invece, ha avuto i suoi effetti negativi: gli arrivi dei turisti sono crollati del 13,3 per cento, dopo il -10,5% gia fatto registrare nel 2015 rispetto al 2014.
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