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Lavoro, 1,2 miliardi per gli statali e decontribuzione per gli under35

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anticipazioni del def

Lavoro, 1,2 miliardi per gli statali e decontribuzione per gli under35

Foto Afp
Foto Afp

Arrivano le prime conferme a quanto anticipato dal Sole 24 Ore nei giorni scorsi sulle misure che il Governo intende intraprendere nel Documento di Programmazione Economica, in particolare in materia di occupazione. Misure a favore dei giovani per i quali il Def 2017 prevederà un taglio dei contributi previdenziali per i neoassunti a tempo indeterminato limitato agli under35 che entrano nel mercato del lavoro e quindi solo per il primo impiego stabile. Si tratterebbe di una dote di 3 anni di taglio contributivo che spetta al giovane per il primo contratto a tempo indeterminato. Fonti vicine all’esecutivo precisano che nel caso in cui giovane abbia già avuto un lavoro stabile, ma lo abbia perso, avrà diritto alla decontribuzione ma solo per il periodo che manca al raggiungimento dei 3 anni di impiego stabile.

Nel 2015 under 30 solo ⅓1/3 dei neoassunti con decontribuzione
La scelta di privilegare il primo impiego stabile degli under 35 è un riflesso dei dati 2015 sul numero di assunzioni con il riconoscimento dell'esonero contributivo (esonero totale dei contributi Inps in caso di nuove assunzioni). Secondo le rilevazioni statistiche, le assunzioni under 30 hanno riguardato meno di un terzo del totale con circa 362.034 contratti su 1,17 milioni instaurati con l'esonero (altri 353.000 contratti circa hanno riguardato persone tra i 30 e i 39 anni). Anche per le trasformazioni di contratti in essere la proporzione è stata simile, con oltre 112mila trasformazioni di contratti a tempo indeterminato per under 30 su 402.364 complessive (oltre 130mila per persone tra i 30 e i 40 anni).

Fino a 2,5 mld complessivi per rinnovo contratti Pa
Secondo quanto si è appreso nel Def potrebbe comparire la cifra di 1,2 miliardi di euro per il rinnovo del contratto degli statali, come differenziale tra quel che già c'è (sempre 1,2 miliardi di euro) e quel che deve ancora essere messo in budget. Complessivamente sono infatti necessari circa 2,4-2,5 miliardi di euro per un aumento medio di 85 euro, con rialzi che dovrebbero essere più pesanti per gli stipendi più bassi e viceversa, come concordato tra la ministra della Pa Marianna Madia e i sindacati il 30 novembre scorso. Lo stanziamento darebbe la spinta attesa allo sblocco annunciato da Madia, dopo sette anni di blocco dei contratti pubblici.

Le risorse già stanziate dalle leggi di bilancio 2016-2017
Al momento, le risorse già stanziate per il rinnovo sono quelle contenute nelle due passate manovre di bilancio, per il 2016 e per il 2017. Lo scaglionamento ad oggi è di 300 milioni di euro per il 2016 che diventano 900 milioni nel 2017 e 1,2 miliardi dal 2018. La prossima legge di Bilancio quindi metterà sul piatto l'ultima tranche. Si tratta infatti di coprire il triennio 2016-2018.

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