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Sanità, ticket: al via tavolo revisione ministero…

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prima riunione 19 aprile

Sanità, ticket: al via tavolo revisione ministero Salute-Regioni

La ministra della Salute, Beatrice Lorenzin e la commissione Salute della Conferenza delle Regioni guidata dal coordinatore Antonio Saitta hanno deciso di riattivare il Tavolo previsto dall’articolo 8 del Patto per la Salute per la revisione del sistema di compartecipazione alla spesa sanitaria (ticket). La decisione è stata presa al termine dell’incontro di oggi al ministero della Salute tra il ministro e gli assessori alla Salute delle Regioni. Il Tavolo di lavoro sarà composto da tecnici designati dalla commissione Salute, dal ministero della Salute, dal Mef e da Agenas.

Prima riunione il 19 aprile, proposte entro estate
La prima riunione è stata fissata per il 19 aprile al ministero della Salute. Al momento non sussistono ipotesi precostituite di revisione ma è comune l'obiettivo di rivedere il sistema di compartecipazione secondo principi di equità, solidarietà e universalismo. Ministro e assessori hanno concordato che il tavolo concluda i lavori con una proposta condivisa prima della pausa estiva. Il coordinatore degli assessori regionali alla Sanità, Antonio Saitta, ha espresso la «piena disponibilità» al confronto da parte delle Regioni, pur sottolineando come, nell’eventualità di una finale abolizione dei ticket, vada garantita la quota di 3 miliardi di euro attualmente derivata dai ticket sanitari e «fondamentali per garantire l’attività sanitaria».

Zaia: bene abolizione ticket nazionali e regionali
«Favorevole all'abolizione del cosiddetto 'superticket nazionale' di dieci euro e di tutti i ticket regionali in essere». Così si è definito il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, intervenuto alla presentazione del rapporto sulla finanza pubblica della Corte dei Conti, insieme al ministro Beatrice Lorenzin.
«Questa ultima disponibilità - ha precisato parlando dei ticket locali - mi è facile, perché il Veneto ticket regionali non ne applica e tutti quelli che si pagano in Veneto sono nazionali».

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