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Perquisizioni Gdf, indagati ex capo di gabinetto Regione Lazio e…

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l’inchiesta

Perquisizioni Gdf, indagati ex capo di gabinetto Regione Lazio e imprenditori

Ruota attorno ad alcuni soggetti, vicini al Governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti, la nuova inchiesta della Procura di Roma che, coinvolgendo trenta persone ed altrettante società, ha acceso i riflettori sulla regolarità di concessioni e finanziamenti pubblici, su alcuni episodi corruttivi e su una serie di violazioni tributarie. Ad eseguire le attività sono i finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria-Gico. Acquisiti dalle Fiamme gialle documenti presso la Regione Lazio e, in collaborazione i reparti territorialmente competenti, nelle province di Catania, Messina, Torino, Firenze, Bologna, Ravenna, Milano, Varese e Trento.

Indagato l’ex capo di gabinetto della Regione Lazio
Tra i nomi che spiccano ci sono quelli di Maurizio Venafro, ex capo di Gabinetto della Regione Lazio (giunta Zingaretti), assolto in primo grado la scorsa estate dalla turbativa d’asta legata alla gara Cup, bandita dalla Regione Lazio e poi annullata con i primi arresti di Mafia Capitale nel dicembre del 2014. In questo caso, gli accertamenti avviati dalla Finanza, su input del procuratore aggiunto Paolo Ielo e dei pm Luca Tescaroli, Giuseppe Cascini e Stefano Rocco Fava, riguardano il prezzo per una consulenza (70mila euro circa), che Venafro, indagato per corruzione, ha prestato per conto di una società di servizi idroelettrici, successivamente alle sue dimissioni dal capo di gabinetto di Zingaretti.

Tra gli indagati per corruzione anche l’imprenditore ed editore Giuseppe Cionci (archiviato in Mafia Capitale per il suo ruolo di supervisore delle erogazioni fatte a beneficio del comitato elettorale) e Fabrizio Centofanti, ex braccio destro di Francesco Bellavista Caltagirone. Per quanto riguarda l’ipotesi di violazione dei reati tributari è iscritto l’imprenditore Ezio Bigotti.

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