Non è più tempo delle manifestazioni di piazza, ma è ora di disegnare il futuro. Lo sottolinea Beppe Grillo in un post sul blog all’indomani dell’evento Sum #01' organizzato dall'Associazione Gianroberto Casaleggio all’ Olivetti a Ivrea proprio per ricordare il cofondatore del movimento morto un anno fa.
«I banchieri e le grandi aziende di investimento - scrive Grillo - sono irritate con noi: pensavano che ci fossimo messi in piazza a dire una qualche versione del 'si vergogni'. Da allora siamo entrati nelle istituzioni ed abbiamo cominciato a lavorare - ha proseguito - per correggere l' orrenda concezione di società dei
nostri nemici naturali. Non è più tempo di manifestazioni in piazza a carattere provocatorio, facili a sfogare nella violenza, è tempo di disegnare il nostro futuro».
Grillo prende spunto dal G8 di Genova
«Fu l'ultimo fenomeno “spontaneo” di massa che prevedesse il futuro prossimo in cui erano rappresentati tutti. C'erano le persone che avevano difficoltà a capire il senso dell' antagonismo nei confronti della globalizzazione e, soprattutto, c'era la rappresentazione di come sarebbe diventato il mondo da lì a breve. Si inscenò tragicamente il futuro: una città compartimentata come se non fosse più di tutti i cittadini, zone rosse e tantissime zone grigie. C'era la ricerca dello scontro a
tutti i costi e le decisioni fondate sui pretesti che oggi appaiono le uniche possibili. Come se “cui prodest” significasse “a chi prude?” oppure “qui mi prude” mentre significa, da sempre: quando non stai riuscendo a capire perché si sta verificando un fatto chiediti a chi giova, chi ne trae vantaggio?» scrive Grillo.
Grillo: futuro significa evitare gli scontri e continuare a riflettere
«Il G8 di Genova era una enorme macchina del tempo, pericolosa come soltanto una macchina del tempo può essere: quanto puoi andare nel futuro? Forse sarai già morto quel giorno che hai appena impostato. Un mucchio di persone hanno agito come se stessero già vivendo nell'oggi, ma all'improvviso, senza i graduali passaggi che ci hanno portato qui oggi. Non poteva che saltarne fuori una tragica ed inutile ultima legittimazione dei governanti ed un ulteriore annichilimento della riflessione. Futuro significa evitare gli scontri e continuare a riflettere, disegnarcelo il futuro, riappropriarcene senza violenza: non è
nella nostra cultura e fornisce carburante alla reazione giustificando il corso attuale delle cose», sottolinea il fondatore del movimento 5 stelle.
«Adesso che il mondo è un grande G8 di Genova, pieno di sicurezza da mantenere contro uomini neri mai individuati, io penso: non interessa la responsabilità di quei fatti se pensiamo al destino del mondo, la responsabilità personale è il compito dei magistrati. Il nostro compito è ottenere che non succedano più fenomeni del genere, incidendo sul comportamento della finanza che depreda l'anima».
M5S: querela e post “dannosi” cause procedimento Cassimatis
Una serie di «atti suscettibili di pregiudicare l'immagine e l'azione politica del M5S» sarebbero alla base dell'avvio di un procedimento disciplinare nei confronti di Marika Cassimatis, vincitrice delle Comunarie a Genova e poi esclusa motu proprio da Grillo. Nella mail dello Staff, pubblicata in esclusiva da nextquotidiano.it e ripresa da Cassimatis su Facebook sono diverse le motivazioni che il Movimento evidenzia come causa del procedimento. Tra queste la querela presentata dall'ex candidata contro Grillo per presunta diffamazione, «il rilascio di pubbliche dichiarazioni riportate anche dalla stampa» con cui Cassimatis «accusava Grillo e lo staff di gravi scorrettezze» ma anche fatti risalenti a ben prima dello scoppio del caos genovese. Nella mail lo staff cita ad esempio «dichiarazione resa in data 13 maggio 2016 con post gravemente critico per la sospensione di Pizzarotti» o la condivisione di una «foto del Partito della Rifondazione Comunista sui referendum da firmare (atto
suscettibile di avvantaggiare altri partiti)».
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