Anas entra nel gruppo Ferrovie: l'operazione ha avuto l'ok del Cdm, la norma che consente l'operazione sarà inserita nel decreto legge sulla manovrina dopo il via libera rilasciato ieri mattina dalla Ragioneria generale dello Stato. Nel decreto altre due norme: la prima, che costituisce una precondizione, è la soluzione che consente, con circa 700 milioni derivanti da risparmi di gare, di risolvere larga parte del contenzioso che ha oggi l'Anas con gli appaltatori e che vale circa 9 miliardi; la seconda, voluta dal ministro delle Infrastrutture Delrio, consente di accelerare il decollo delle opere previste dal contratto di programma Anas-governo quando passerà il via libera del Cipe.
Rispetto alle ipotesi di fusione Fs-Anas circolate nelle settimane scorse, la soluzione trovata dai ministeri dell'Economia e delle Infrastrutture è più articolata e prevede l'acquisizione della società Anas come è oggi da parte del gruppo Fs. In questo modo la società stradale manterrà la sua autonomia. L'operazione di trasferimento non avverrebbe a titolo gratuito, ma con aumento di capitale di Ferrovie effettuato dallo Stato con il conferimento di Anas. Questa soluzione consente di mantenere invariato il patrimonio dello Stato, che era l'obiezione mossa dalla Ragioneria. In sintesi, oggi lo Stato ha un valore patrimoniale di 38 miliardi circa di Fs e di 2 circa di Anas. Dopo tale operazione lo Stato avrebbe un valore patrimoniale di Fs di 40 miliardi circa, mantenendo immutato il saldo complessivo.
L'operazione di carattere patrimoniale non avrebbe impatti sulla finanza pubblica. Si sta valutando anche l'inserimento di un comma voluto dal Mef con il quale si stabilisce che ogni decisione sul futuro assetto di Anas da parte di Fs sia autorizzata dal Mef. Fs dovrà presentare una approfondita relazione illustrative dei benefici industriali dell'operazione.
© Riproduzione riservata