L’andamento positivo dell’economia italiana nei primi mesi del 2017 e la correzione dei conti apportata con la manovrina da Palazzo Chigi non sembrano aver avuto un impatto considerevole sulle previsioni macroeconomiche dell’Italia pubblicate dal Fondo monetario internazionale. Nell’outlook emerge una fotografia più pessimista non solo rispetto a quella del Governo (Def dell’11 aprile), ma anche in rapporto agli scenari disegnati a febbraio da Ocse e Commissione Ue.
Pil stazionario
Dopo un 2016 chiuso con un Pil a +0,9 per cento, l’istituto di Washington prevede i successivi due anni stabili a +0,8 per cento. Una visione più pessimista di quella del Def (+1,1% e + 1% rispettivamente nel 2017 e nel 2018). Ma anche l’Ocse (+1 nel 2017 e nel 2018) e la Commissione Ue (+0,9% e +1,1%) avevano disegnato una parabola in accelerazione, seppur di poco, rispetto al 2016.
L’impatto della correzione dei conti sul 2018
Sul fronte del rapporto deficit-Pil, il Fondo monetario internazionale resta per l’anno in corso tra gli istituti con la visione più negativa: -2,4 per cento, stesso valore evidenziato dalla Commissione Ue a febbraio. Solo nel 2018 l’indicatore è visto in calo a -1,4 per cento. E qui ha pesato probabilmente la correzione dei conti messa in campo dal governo, visto che gli altri istituti, prima della presentazione della manovrina, prevedevano numeri ben più alti (-2,2% l’Ocse e -2,6% la Commissione Ue). Resta comunque una differenza di due decimali di punto rispetto al -1,2% scritto dal Governo italiano sul Def.
Il debito pubblico resta alto
Anche per la stima sul debito pubblico in rapporto al Pil la percentuale resta più alta rispetto a quanto previsto non solo da Palazzo Chigi, ma anche dall’Ocse. Solo la Commissione Ue è più prudente. Nel 2017 il valore per l’Fmi è previsto al 132,8% (132,5 il Governo, 132,7% Ocse e 133,3 la Ue). Meglio va per il 2018, quando il debito pubblico dovrebbe scendere per l’Fmi al 131,6 per cento, uno scenario tutto sommato ottimista visto che solo il Governo italiano prevede un valore più basso (131,0%) mentre Ocse (132,1%) e Commissione Ue (133,2%) sono molto più caute (anche perché le loro stime sono antecedenti alla presentazione della manovra correttiva da parte del Governo italiano).
2017 | 2018 | |
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Pil (variazione % annua) | ||
Fmi (18 aprile 2017) | 0.8 | 0.8 |
Def 2017 (11 aprile 2017) | 1.1 | 1.0 |
Ocse (15 febbraio 2017) | 1.0 | 1.0 |
Commissione Ue (13 febbraio 2017) | 0.9 | 1.1 |
Fmi (16 gennaio 2017) | 0.7 | 0.8 |
Nota aggiornamento Def 2016 (27 settembre 2016) | 1.0 | 1.3 |
Deficit-Pil (in %) | ||
Fmi (18 aprile 2017) | -2.4 | -1.4 |
Def 2017 (11 aprile 2017) | -2.1 | -1.2 |
Ocse (15 febbraio 2017) | -2.3 | -2.2 |
Commissione Ue (13 febbraio 2017) | -2.4 | -2.6 |
Fmi (4 ottobre 2016) | -2.2 | -1.3 |
Nota aggiornamento Def 2016 (27 settembre 2016) | -2.0 | -1.2 |
Debito-Pil (in %) | ||
Fmi (18 aprile 2017) | 132.8 | 131.6 |
Def 2017 (11 aprile 2017) | 132.5 | 131.0 |
Ocse (15 febbraio 2017) | 132.7 | 132.1 |
Commissione Ue (13 febbraio 2017) | 133.3 | 133.2 |
Fmi (4 ottobre 2016) | 133.4 | 132.0 |
Nota aggiornamento Def 2016 (27 settembre 2016) | 132.5 | 130.1 |
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