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Padoan: Macron? Dice quello che chiediamo da anni

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intervista a cnbc

Padoan: Macron? Dice quello che chiediamo da anni

Il programma del governo italiano è realizzare «nuove misure che spingano la crescita, e se posso permettermi mi piacerebbe sottolineare che questo è in buona parte il programma che Macron ha adottato per la sua campagna».

Così il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, intervistato da Cnbc dopo il voto francese. Vista da Padoan, la buona affermazione di Macron, un deciso europeista e riformatore, potrà aiutare a riformare l'Europa nel senso della crescita: l'architettura a volte disfunzionale delle istituzioni europee, evocata dall'intervistatore della tv americana, «è esattamente il motivo per cui (la sua affermazione, ndr) è una buona notizia ma anche una sfida: il passo successivo è accelerare la crescita, ciò che l'Italia chiede da anni».

Padoan: i populismi? C’è risentimento verso regole calate dall’alto
Padoan, alla domanda se il voto di ieri rappresenti un argine al populismo, ha detto che «occorre vedere attentamente sul perché l'idea del populismo abbia un appeal così forte»: in fondo si tratta «di persone preoccupate per il proprio lavoro, per le opportunità e per i propri figli ed è un dovere dei politici europei dare delle risposte». E verso l'Europa c'è «un risentimento per delle regole che vengono percepite dalla popolazione come calate dall'alto».

In Italia, ha sottolineato il ministro, l'idea di un referendum sull'euro, comune al partito di Marine Le Pen così come ad alcuni partiti italiani, «è un segnale preoccupante. Dovremo vedere, ma sono ancora fiducioso che il programma riformatore che il governo sta realizzando guadagnerà consensi e si eviterà quel rischio».

Crisi banche? situazione difficile ma gestibile
Padoan si è soffermato anche sulle banche: «ci sono vari casi specifici che stiamo trattando adeguatamente, anche con nuovi strumenti adottati in accordo con la Commissione europea», e «ci sono molte banche che hanno crediti deteriorati sopra la media che lentamente stanno affrontando. Sono d'accordo che il problema è accelerare l'aggiustamento, è ciò che il governo sta facendo. Ma è senz'altro una situazione gestibile».

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