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Migranti, a tre Ong italiane 20 milioni di euro dal 5xmille

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i soccorsi nel mediterraneo

Migranti, a tre Ong italiane 20 milioni di euro dal 5xmille

Aprile e maggio sono tradizionalmente i mesi di lancio delle campagne del 5xmille da parte delle organizzazioni che contano sulle scelte dei contribuenti per sostenere le proprie attività. Quest’anno però c’è una categoria di potenziali beneficiari che deve giocare in difesa: è il mondo delle organizzazioni non governative, coinvolte nella polemica sulle operazioni di salvataggio di migranti nel Mediterraneo. Il timore è che accuse e sospetti rivolte ad alcune Ong di avere contatti con gli scafisti e più in generale di agire da “fattore di attrazione” per il flusso migratorio che arriva dall’Africa possano influenzare negativamente le scelte di chi già in queste ore e poi nei prossimi mesi dovrà decidere a chi destinare il proprio il 5xmille nella dichiarazione dei redditi. Un colpo a un sistema che negli anni ha visto crescere il proprio incasso da questa opzione.

Il bilancio di un decennio
Il 5xmille è una voce importante per i bilanci delle onlus - accanto alle altre donazioni - e questo vale anche per le due organizzazioni italiane che, insieme ad altre sette Ong straniere, sono impegnate nel canale di Sicilia in attività di ricerca e soccorso, come Medici senza frontiere e Save the children. L’eventuale impatto negativo si potrà misurare solo tra due anni, quando verranno diffusi i dati delle compilazioni 2017, ma intanto guardando ai numeri del 5xmille dell’anno 2015 (l’ultimo dato disponibile) si può capire l’ordine di grandezza: sommando le destinazioni a Medici senza frontiere, Save the children e conteggiando anche Unicef (non impegnata direttamente nel Mediterraneo ma molto attiva in questi giorni nella difesa de proprio operato) si superano i venti milioni di euro. Se si allarga lo sguardo all’ultimo decennio, l’incasso arriva a 170 milioni di euro. Dal bilancio resta fuori Emergency, “regina” delle organizzazioni del terzo settore per valore di 5xmille 13,4 milioni di euro che non è stata coinvolta nella vicenda di questi giorni innescata dalle dichiarazioni del procuratore di Catania Carmelo Zuccaro.

Medici senza frontiere oltre quota 10 milioni
Per Medici senza frontiere il 2015 è stato l’anno del primato: per la prima volta l’associazione ha raggiunto e superato 10 milioni di euro nel 5xmille (è stata scelta da 247mila contribuenti), un valore raddoppiato rispetto al 2006 con un incasso complessivo nell’ultimo decennio di 85 milioni di euro.

DESTINAZIONE 5XMILLE MEDICI SENZA FRONTIERE
(Fonte: Agenzia delle Entrate)

Save the children: 21,8 milioni in dieci anni
Distante ma in forte ascesa Save the children: poco sotto i 5 milioni di euro i proventi 2015 dal 5xmille (su una raccolta complessiva di 80,5 milioni); dieci anni fa si fermava ad appena 660mila. Un lasso di tempo durante il quale l’organizzazione fondata nel 1919 è riuscita ad assicurarsi 21,8 milioni di euro.

SAVE THE CHILDREN
Fonte: Agenzia delle Entrate

Unicef scelta da 184mila contribuenti nel 2015
C’è poi Unicef Italia: c’è da dire che l’organizzazione non governativa (rappresentante di un programma inter-governativo delle Nazioni Unite) non è impegnata nel Mediterraneo, ma in questi giorni di polemiche che hanno travolto il mondo delle Ong ha messo in campo una campagna (anche social) molto dinamica per difendere il proprio operato. Nel 2015 circa 184mila cittadini hanno destinato a Unicef il proprio5xmille: il risultato sono 6,1 milioni che, insieme a quelli incassati dal 2006, fanno 62 milioni.

UNICEF
Fonte: Agenzia delle Entrate

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