Il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro potrebbe essere chiamato a spiegare al Csm le sue parole sui presunti rapporti tra trafficanti di esseri umani e ong. Ma, almeno per ora, non corre il rischio di un trasferimento d’ufficio. Il Comitato di presidenza di palazzo dei Marescialli ha disposto l’acquisizione di atti, ma non l’apertura di una pratica per verificare l’eventuale incompatibilità di Zuccaro con il suo ruolo o con la sede in cui opera. Sulla convocazione del pm deciderà la prima Commissione, che deciderà quasi certamente la prossima settimana quando convocare il procuratore. La prima riunione utile ci sarà lunedì prossimo e le successive sono in calendario martedì 9 e giovedì 11 maggio. Allo stesso tempo, il vice presidente Giovanni Legnini ha spiegato che il Csm assicurerà «ogni sostegno possibile» al procuratore di Catania perchè le sue indagini «possano svolgersi con la massima efficacia e celerità».
Csm: ora regole su dovere riserbo magistrati
Le prese di posizione di Zuccaro a indagini in corso non sono però un caso isolato. E a Palazzo dei Marescialli ha deciso di correre ai ripari. A fronte infatti del «frequente ripetersi» di «dichiarazioni ed esternazioni» da parte di magistrati che hanno creato «sconcerto» nell’opinione pubblica, il Comitato di presidenza del Csm ha disposto l’apertura di pratiche per «definire con urgenza linee guida nel rapporto con i media» e regole che consentano di intervenire «con efficacia» contro chi viola i doveri di «moderazione e continenza». Nei giorni scorsi Zuccaro ha parlato di contatti e comunicazioni tra Ong e scafisti, ma ha anche ipotizzato che alcune Ong potrebbero essere finanziate dai trafficanti». E che alcune Organizzazioni non governative potrebbero perseguire la finalità di «destabilizzare l'economia
italiana per trarne dei vantaggi».Anche se ha parlato di «ipotesi di lavoro, che non sono al momento suffragate da prove».
“Il Csm assicurerà ogni sostegno possibile al procuratore di Catania perchè le sue indagini possano svolgersi con la massima efficacia e celerità. ”
Giovanni Legnini, vicepresidente del Csm
Gentiloni: ogni energia contro trafficanti
L’impegno del governo italiano nell’azione di contrasto ai trafficanti è stato ribadito con forza dallo stesso presidente del Consiglio. «L’Italia, le istituzioni, la magistratura, le forze di sicurezza non risparmieranno alcuna energia per togliere ai trafficanti di esseri umani il monopolio dei flussi irregolari» ha assicurato il premier Paolo Gentiloni nel corso di una conferenza a Montecitorio, nell’ambito del calendario della presidenza italiana G7. Il presidente del Consiglio ha colto l’occasione anche per «ringraziare tutti, volontari, guardia costiera, forze della Marina e dell’ordine ogni giorno impegnati nel soccorso e nella salvezza di vite umane». Un’attività di cui «un Paese come il nostro non può che essere fiero». Gentiloni ha sottolineato che «non esistono soluzioni miracolistiche» al fenomeno migratorio. E che «l’obiettivo nel breve medio periodo non può che essere di ridurre i volumi dei flussi irregolari e sostituirli con flussi regolari togliendo ai trafficanti il
controllo, l'esclusiva dei flussi migratori».
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