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Dossier Comunali 2017: venerdì e sabato la presentazione delle liste,…

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    Dossier | N. 86 articoliElezioni amministrative 2017

    Comunali 2017: venerdì e sabato la presentazione delle liste, ricorsi chiusi entro il 27

    Ultimi giorni per chiudere le alleanze e presentare i candidati sindaco in vista delle amministrative dell’11 giugno che coinvolgeranno 1.014 comuni (di cui 25 capoluogo e 161 sopra i 15mila abitanti). A partire da venerdì mattina alle 8 sarà possibile presentare negli uffici comunali le liste (con annesso simbolo) di candidati consiglieri comunali collegate ai rispettivi aspiranti primi cittadini. La scadenza è alle 12 di sabato. Dopo questa data i giochi saranno chiusi e si entrerà nel vivo della campagna elettorale.

    Le sottoscrizioni
    La procedura per presentare le liste non è semplicissima. Il numero di candidati non deve essere superiore al numero dei consiglieri da eleggere e non inferiore a due terzi. Nei comuni con più di un milione di abitanti, per esempio, i candidati in lista devono andare da un minimo di 32 a un massimo di 48. E nessuno dei due generi può essere rappresentato in misura inferiore a un terzo. Anche il numero di elettori sottoscrittori è fissato all’interno di un range: nei comuni con più di un milione di abitanti deve andare, per esempio, da un minimo di mille a un massimo di 1.500.

    L’esame delle commissioni
    Data la procedura non proprio semplice, non sono rari i casi di liste respinte. La commissione elettorale entro domenica deve completare l’esame delle candidature. Martedì 16 la commissione si riunisce per prendere una decisione definitiva, dopo aver visionato gli eventuali documenti aggiuntivi presentati dai delegati delle liste.

    Gli eventuali ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato
    Il ricorso al Tar può essere presentato entro tre giorni dopo la bocciatura della lista. Il tribunale prende una decisione entro i successivi tre giorni. Quindi entro lunedì 22 maggio dovrebbero essere risolte tutte le decisioni dei tribunali amministrativi regionali. È sempre possibile l’appello al Consiglio di stato (entro due giorni), che si esprime entro tre giorni. Quindi al massimo entro sabato 27 saranno sciolti tutti i nodi, anche quelli più controversi.

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