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Gentiloni in Cina: «L’Italia può essere protagonista della nuova Via della seta»

Il premier Gentiloni con il presidente cinese Xi Jinping
Il premier Gentiloni con il presidente cinese Xi Jinping

«L’Italia può essere protagonista in questa grande operazione a cui la Cina tiene molto: per noi è una grande occasione e la mia presenza qui significa quanto la riteniamo importante». Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni arrivando a Pechino dove da oggi partecipa al Forum 'One Belt one Road', il maxi progetto per una nuova “Via della Seta”. La Cina mette, infatti, in campo un piano di investimenti plurimiliardario per la nuova “Via della Seta”, il maxi progetto di collegamento infrastrutturale, marittimo e terrestri, tra Asia e Europa.

Incontri bilaterali con Xi e Keqiang
Gentiloni è seduto stasera in prima fila, con la consorte, accanto al presidente cinese Xi Jinping e la moglie, alla cerimonia di apertura del Forum che oltre alla cena prevede uno spettacolo. Grande attenzione all’Italia anche nella 'scaletta' con un tenore che intonava 'O sole mio'. Il premier, accompagnato dalla moglie Manuela, avrà anche alcuni incontri bilaterali con il presidente cinese Xi e con il primo ministro cinese Keqiang. Gentiloni resterà a Pechino fino a martedì per poi proseguire la sua missione in Russia dove mercoledì mattina vedrà a Sochi il presidente russo Vladimir Putin.

Grandi opportunità in Cina
«Per ragioni storiche e geopolitiche e le relazioni che abbiamo con Pechino possono aiutare a far sì che questa occasione venga colta», ha aggiunto il premier sottolineando che «ci sono infrastrutture da realizzare insieme e grandi opportunità per i nostri porti nella via della seta marittima».

Un investimento «che può portare conseguenze importanti per l’Italia: porti, infrastrutture e commercio in genere. È una storia che va avanti da secoli», ha proseguito. «La capacità di trasporto dei container via terra è limitato, servono i porti per collegare rapidamente l'Europa e credo che nessuno ne abbia come l’Italia in questo momento».

Pyongyang preoccupa, serve risposta ferma
«Preoccupa quello che succede in questo quadrante del mondo. La risposta credo debba venire con fermezza, anche in questo contesto, che è prevalentemente economico», ha detto il premier Paolo Gentiloni a Pechino commentando il lancio balistico della Corea del Nord. Bisogna puntare, ha detto ancora, «sulla diplomazia e l’Italia ha un ruolo particolare essendo alla presidenza del comitato Onu per le sanzioni».

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