Sono nove i candidati sindaci al primo turno delle amministrative genovesi dell’11 giugno e al momento la sfida per il governo della città della Lanterna è a tre fra centrosinistra, centrodestra e grillini. Obiettivo dichiarato del centrodestra, sulla scia del governo regionale, è espugnare lo storico fortino “rosso”, rappresentato dal sindaco arancione uscente Marco Doria e il cui assessore alla Protezione civile Gianni Crivello si candida per il centrosinistra, sostenuto da una coalizione che comprende quattro liste, tra cui il Pd.
Il centrosinistra“stoppa” le primarie
A differenza di Doria, che nel 2012 uscì vincitore dalle primarie dove il Pd gli aveva contrapposto ben due candidate, Crivello è stato scelto in base a un patto tra partiti e società civile. Evitate le primarie dopo l’esperienza di divisioni in occasione delle regionali del 2015, il tentativo è quello di rinsaldare lo
schieramento ed impedire che per la prima volta la città vada al
centrodestra o al M5S.
Centrodestra unito all’attacco
Stando a un pronostico del governatore Giovanni Toti al ballottaggio andrebbero Crivello e il candidato di centrodestra Marco Bucci, manager e amministratore di una società pubblica, sostenuto, secondo il modello Liguria, da tutto il centrodestra: oltre alla sua “civica” Forza Italia, Lega Nord, Fratelli
d’Italia, Area Popolare e Direzione Italia.
M5S tra divisioni e liti giudiziarie
Più complessa la situazione del M5S. Deposte le armi della battaglia giudiziaria tra Luca Pirondini e Marika Cassimatis, è l’orchestrale fortemente voluto dallo staff a correre con il simbolo dei Cinque stelle. La professoressa Cassimatis, dopo il primo round vinto in tribunale che le aveva dato ragione nel ricorso contro la scomunica di Beppe Grillo, ha deciso comunque di andare avanti con una propria lista: è riuscita a raccogliere le firme e sarà in grado, probabilmente, di limare un po’ di voti dalla lista pentastellata. Ma non è finita: a correre come
candidato sindaco c’è un altro ex grillino, che nel 2012 arrivò a un passo dal ballottaggio con Doria. Si tratta di Paolo Putti che, dopo aver lasciato il Movimento alcuni mesi fa, ha creato la lista “Chiamami Genova” che raccoglie ex cinque stelle, Sinistra italiana, Rifondazione comunista, Possibile e diversi
indipendenti. Putti, che ha lasciato il movimento con altri tre consiglieri comunali su quattro, oltre alla base storica del meetup genovese, in parte uscito dal movimento, è molto ben visto dagli elettori di sinistra per le battaglie portate avanti nel ciclo amministrativo appena terminato contro grandi opere e
privatizzazioni. A completare il quadro dei candidati ci sono l’ex assessore comunale al traffico Arcangelo Merella, l’avvocato Marco Mori con Riscossa Italia, Cinzia Ronzitti del Partito comunista dei lavoratori e Stefano Arrighi del Partito della famiglia.
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