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Bonus cultura, per i ragazzi del ’99 resta un fantasma

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i 500 euro per i 18 enni

Bonus cultura, per i ragazzi del ’99 resta un fantasma

(Agf)
(Agf)

L’annuncio era arrivato con la legge di Bilancio 2017: i 500 euro per libri, cinema e concerti si replicano anche per chi compie la maggiore età quest’anno, dopo l’esordio nel 2016 con i ragazzi della classe 1998. Poi più nulla.

E l’attesa dura da quattro mesi. Secondo la legge di Bilancio, infatti, il decreto del presidente del Consiglio dei ministri con le regole per usufruire del bonus, estese ai ragazzi del ’99, avrebbe dovuto essere emanato entro il 31 gennaio. Del resto, stavolta il percorso sembrava semplice: la piattaforma esiste ed è già utilizzata dai “colleghi” del ’98 (peraltro anche per loro dopo mesi di attesa), gli esercenti sono già registrati e le condizioni di utilizzo restano le stesse.

Il nuovo decreto è di fatto una replica, con qualche possibilità in più (entrano, per esempio, la musica registrata e i corsi di lingua), del primo esperimento. Eppure, oggi, il testo è ancora in fase di messa a punto e non ci sono notizie certe sulla data del varo.

Sulla pagina Facebook del sito www.18app.it l’ultimo aggiornamento risale al 24 febbraio: agli oltre 11mila followers si ricorda che «non è possibile registrarsi a 18app perché il bonus cultura per i nati del ’99 non è ancora attivo». E si annuncia che «si stanno completando, infatti, tutti i passaggi necessari alla pubblicazione del decreto attuativo».

La pagina è bersagliata dai post. Qualcuno più arrabbiato («Il bonus per i nati nel ’99 è una presa in giro»), altri ironici («Qui si prende prima la pensione e poi il bonus»). Non mancano gli scettici rassegnati: «Ma è sicuro che i ’99 avranno questa opportunità – comincia a dubitare un ragazzo - e se sì, quando si può procedere?».

Intanto il bonus dedicato ai ragazzi del ’98, dopo una partenza in affanno, sta registrando un certo successo. Secondo l’aggiornamento fornito dai Beni culturali a metà maggio erano oltre 340mila i ragazzi registrati. La Relazione di accompagnamento alla legge di Stabilità 2016, che ha istituito il bonus, conteggiava circa 570mila aventi diritto. Rispetto a questa platea potenziale, gli oltre 340mila iscritti al sito www.18app.it costituiscono quindi il 60 per cento. Ma attenzione, perché non manca molto alla chiusura delle iscrizioni: un mese, di fatto, visto che il termine, già prorogato, scade il 30 giugno. Salvo ulteriori dilazioni.

Per spendere i 500 euro in cultura, invece, c’è tempo fino al 31 dicembre prossimo. E forse questo spiega perché l’importo dei bonus già consumati e validati (con il riscontro dell’esercente) è ancora abbastanza basso: 59 milioni sui 270 stanziati in bilancio, ovvero poco più del 20% del totale. A pesare sul risultato - oltre alla partenza lenta, visto che il marketplace ha aperto i battenti solo a novembre scorso - potrebbe essere anche una distribuzione non omogenea sul territorio degli esercizi convenzionati. A Padova e Viterbo, per esempio, nessun cinema è convenzionato. Non è sempre così: a Genova sono nove le sale convenzionate, a Bari quattro. Va meglio per le librerie: 49 abilitate a Palermo, 63 a Torino.

Il canale online è quello più gettonato: 33 milioni spesi su internet contro i 25 presso negozi fisici. Su internet si comprano soprattutto libri, che rappresentano finora quasi l’80% dei voucher online. Anche se in rete non mancano le segnalazioni di un uso improprio del voucher con accordi e offerte di rivendere a prezzo scontato i buoni acquisto di libri.

Piacciono ai ragazzi anche i biglietti per i concerti. La musica non dal vivo, per il momento, non rientra nel bonus. Lo sarà (insieme con i corsi di musica, di teatro e di lingua straniera) con l’arrivo del sospirato decreto attuativo del bonus 2017.

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