Tra i Comuni non capoluogo della Lombardia che andranno al voto l’11 giugno prossimo, Sesto San Giovanni è sicuramente quello su cui si concentrano molte attenzioni. Perché dopo un dominio incontrastato del centrosinistra dal Dopoguerra in poi, il Movimento 5 Stelle sembra voler puntare a conquistare la Stalingrado d’Italia, come viene chiamata, proprio nel momento in cui l’attenzione è concentrata sullo sviluppo immobiliare della zona, con la riconversione delle aree Falck e il progetto per la Città della salute.
La partita fra centrosinistra e M5S
Antonio Foderaro è il candidato scelto dai grillini, quindi, per sfidare Monica Chittò, la sindaca Pd uscente che è sostenuta da un’ampia coalizione che comprende anche Sinistra italiana e Rifondazione e che non avrà, a questo punto, la concorrenza di “Progetto Sesto”, il movimento politico fondato qualche mese da da Filippo Penati che però, nel frattempo, l’ha già abbandonato.
Centrodestra diviso
Due, invece, i candidati del centrodestra: perché se Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia candidano il consigliere uscente Roberto Di Stefano - marito della “pasionaria” azzurra Silvia Sardone, consigliera comunale a Milano - Alternativa popolare e “Energie per l’Italia” di Stefano Parisi puntano invece sull’avvocato Gianpaolo Caponi.
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