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Quei 69 Comuni con un solo candidato sindaco dove la sfida è contro…

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sfida contro l’astensionismo

Quei 69 Comuni con un solo candidato sindaco dove la sfida è contro l’astensionismo

Non ci sono solo comuni con numeri record come La Spezia ( 12 candidati sindaco e 26 liste collegate) o Taranto (10 candidati sindaco e ben 37 liste collegate). Le prossime amministrative dell’11 giugno vedranno anche 69 città (il 6,9% sui 1.005 comuni al voto) dove a presentarsi di fronte al giudizio degli elettori ci sarà solo un candidato primo cittadino. Ma la vittoria non è affatto scontata: per legge deve comunque ottenere il 50% dei voti (quindi i suoi consensi devono essere non inferiori alle eventuali schede bianche) e il numero dei votanti deve essere non inferiore al 50% degli iscritti nelle liste elettorali.

I piccoli comuni
I comuni dove in questa tornata amministrativa si è presentato un solo candidato sindaco sono soprattutto realtà poco popolose, nonostante la legge esenti i comuni con meno di mille abitanti dal sottoscrivere le liste . Tra queste realtà, le più piccole sono Rittana (109 cittadini, in provincia di Cuneo) e Gavazzana (108 abitanti in provincia di Alessandria). A Rittana, nel 2012, furono presentate addirittura tre liste, ma in questa occasione Giacomo Doglio, l’unico candidato, avrà come avversario solo l’astensionismo. A Gavazzana, il sindaco eletto nel 2014, Claudio Sasso, non ebbe sfidanti (a parte l’astensionismo) e ottenne 91 voti contro 7 schede bianche. Sasso si dimise a dicembre scorso dopo la fusione «forzata» con il comune di Cassano Spinola decisa dalla Regione. Il nuovo (unico) candidato sindaco il prossimo 11 giugno sarà Claudio Acerbi. Eppure la sua strada verso la vittoria appare in salita: quanti cittadini si recheranno alle urne sapendo che il sindaco resterà in carica solo fino a fine anno, quando andrà completata la fusione?

Elezione e il rischio nullità
Nel confronto nazionale, è la Sardegna la regione con più comuni al voto dove si è presentato un solo candidato (21 enti), segue il Piemonte (16) e la Lombardia (14). Non è comunque una ipotesi impossibile che un candidato “in solitaria” non riesca ad essere eletto. È già successo nel 2009 a Vodo Cadore (in provincia di Belluno). Su 969 elettori, si presentarono alle urne solo in 435: in 402 votarono per Gianluca Masolo (contro 27 schede bianche). Numero non sufficiente per evitare la dichiarazione di nullità della consultazione.

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