Non è bastato non avere avversari: ci sono dieci comuni tra i 69 enti con solo un candidato sindaco, al voto domenica scorsa, che non sono riusciti a eleggere il proprio primo cittadino. E questo perché a vincere è stato l’astensionismo. La legge, infatti, parla chiaro: se negli enti con un solo candidato primo cittadino non si recano alle urne almeno la metà più uno degli aventi diritto, le elezioni sono annullate e arriva il commissario prefettizio che resta in carica fino alla prossima tornata amministrativa.
Dal Nord al Sud
I comuni dove in questa tornata amministrativa si è presentato un solo candidato sindaco sono stati soprattutto centri poco popolosi, dove è difficile trovare cittadini disposti a candidarsi, nonostante la legge esenti nei comuni con meno di mille abitanti dal sottoscrivere le liste: è la Sardegna la regione con più comuni al voto dove si è presentato un solo candidato (21 enti), segue il Piemonte (16) e la Lombardia (14).
A Oltre il Colle record di astensionismo
Nel comune del bergamasco di Oltre il Colle non è bastato al candidato sindaco “in solitaria” Valerio Carrara (con la sua lista civica Lista Carrara) incassare 224 voti (contro 31 schede bianche e 18 nulle) per diventare primo cittadino: alle urne si sono presentati solo in 273, a fronte di 1.045 aventi diritto (il 26,1%). Quindi niente da fare, se vorrà ancora provare a diventare sindaco Carrara dovrà aspettare la prossima convocazione dei comizi.
A Serravalle Sesia tutto da rifare per soli 49 voti
Più sfortunato ancora Massimo Basso, nel comune di Serravalle Sesia (provincia di Vercelli), che con la sua lista civica “Serravalle Basso...Viva” ha ottenuto 1.757 voti (122 schede bianche e 98 nulle). Tuttavia il quorum non è stato raggiunto per solo 49 voti: ai seggi si sono recati in 1.977, il 48,8% degli aventi diritto.
Gli altri enti
Dovranno aspettare la prossima tornata elettorale per avere un sindaco anche altri centri sparsi per la penisola, come Landiona (provincia di Novara), Mathi (Torino), Rodero (Como), Pieve di Cadore (Belluno), Ripatransone (Ascoli Piceno), Filandari (Vibo Valentia), Montauro (Catanzaro), Satriano (Catanzaro) e Palau (Sassari). Quasi tutti enti con meno di 2mila elettori, con un solo candidato sindaco, dove l’affluenza si è mantenuta ben al di sotto del 50 per cento.
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