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Visco: giusta strada riforme su crediti deteriorati

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Visco: giusta strada riforme su crediti deteriorati

«La gestione dei crediti deteriorati è stata oggetto, nel corso dell'anno, di forte, costante attenzione». Lo ha detto il Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, in audizione alle commissioni Finanze di Camera e Senato, sottolineando che «è fondamentale accelerare» la riduzione dei crediti deteriorati e che «tutti gli interventi perseguono l’obiettivo di diminuirne i tempi di recupero e innalzarne i prezzi di cessione sul mercato secondario». Le riforme realizzate finora a tale scopo «vanno nella giusta direzione, anche se è ancora presto per valutarne i risultati e se vi sono margini importanti per ulteriori interventi amministrativi e normativi». Ad ogni modo le banche italiane stanno registrando un miglioramento dei crediti deteriorati. «Si sta osservando un miglioramento, c'è una forte riduzione dell'entrata in sofferenza» ha indicato il governatore.

Visco: giusta strada riforme su crediti deteriorati
«Effetti positivi potranno derivare - ha detto Visco - sia dall'applicazione delle linee guida per le banche significative emanate nei primi mesi del 2017 dall'SSM sia dai diversi interventi normativi, tra cui l'introduzione del pegno mobiliare non possessorio e del patto marciano, varati negli ultimi anni. Sono inoltre in corso di realizzazione, presso il Ministero della Giustizia, il Portale unico delle vendite pubbliche e il Registro delle procedure esecutive e fallimentari».

«Non è in crisi sistema banche, ma singoli istituti»
Visco ha spiegato che «è grave che si parli di crisi del sistema bancario italiano, perché potrebbe essere strumentalizzato dai mercati». E ha puntualizzato che «non c'è una crisi del sistema bancario, ma una gravissima crisi italiana che ha colpito alcune banche». Poi ha aggiunto:«Ci siamo accorti della crisi banca per banca e una per una abbiamo informato sempre gli organi giudiziari». «Il problema - ha aggiunto - che la crisi che ha colpito l’economia in questi 10
anni è la più grave, non solo dalla repubblica, molto molto più grave della grande recessione».

«Più sforzi su correttezza banche-tutela deboli»
Il Governatore ha sottolineato che i due temi più al centro dell'attenzione nel 2016 di Bankitalia sono stati «la vigilanza bancaria e finanziaria, rispettivamente nei suoi aspetti di regolamentazione e di supervisione, e la gestione delle crisi bancarie». E ha assicurato che «l’impegno del personale della Banca d'Italia e del Direttorio è massimo». Ma Visco si è assunto l’onere di «migliorare il nostro operato, in un contesto molto complesso è obiettivo che perseguiamo con costanza di intenti». Lo ha detto ricordando che lo scorso 31 maggio «ho scelto di formulare alcune considerazioni per dar conto di ciò che abbiamo imparato dalla lunga, grave e profonda crisi» che ha colpito l'Italia. «In quella occasione ho confermato l'impegno a intensificare ancora di più gli sforzi che indirizziamo al controllo della correttezza dei comportamenti delle banche e alla tutela delle parti più deboli».

Dopo controlli Bankitalia restituiti 35 mln a clienti
Il governatore ha poi ricordato che lo scorso anno sono stati esaminati «circa 10.000 esposti su presunti comportamenti anomali di banche e intermediari finanziari. Per verificare il rispetto delle norme in materia di trasparenza, sono stati effettuati 153 accertamenti presso gli sportelli di banche e di altri
intermediari». A seguito dei controlli, «sono stati restituiti alla clientela circa 35 milioni di euro impropriamente addebitati». E «nei casi di violazioni più rilevanti sono stati avviati procedimenti sanzionatori: la Banca d'Italia ha adottato 45 provvedimenti, comminando complessivamente sanzioni per circa 10 milioni di euro, che affluiscono direttamente al bilancio dello Stato»

Bper, a breve chiusura acquisto 'nuova' Cariferrara
Visco ha poi ricordato che «oltre alla definizione di regole e standard, le principali attività svolte in qualità di autorità di risoluzione hanno
riguardato l'attuazione della risoluzione di quattro banche (Banca delle Marche, Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di Ferrara e Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti) avviata nel 2015. E dopo aver ricordato che lo scorso 10 maggio «si è perfezionata la cessione a UBI di tre delle quattro banche ponte», ha spiegato che l'acquisto da parte di Bper della quarta banca ponte, nata dalla risoluzione di CariFerrara, «dovrebbe concludersi a breve».

153 verifiche rischi riciclaggio-terrorismo in 2016
Tra i dati riferiti in Senato dal Governatore della Banca d'Italia in audizione di fronte alle Commissioni Finanze riunite di Camera e Senato, quelli relativi al modello (realizzato nel 2016 dalla Vigilanza di Bankitalia in collaborazione con l'Unità di informazione finanziaria) per l'analisi dell'esposizione delle banche ai rischi» di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, «conducendo verifiche presso 153 sportelli bancari eadottando 119 richiami nei confronti dei soggetti vigilati»

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