Italia

Dossier Cdp e Fei attivano la piattaforma di risk sharing: controgarantiti…

  • Abbonati
  • Accedi
    Dossier | N. 18 articoliFree Lunch

    Cdp e Fei attivano la piattaforma di risk sharing: controgarantiti prestiti alle Pmi fino a 3 miliardi

    Una controgarazia delle garanzie. Tutto si fa per aumentare l’erogazione del microcredito bancario alle Pmi. Questa volta a scendere in campo sono la Cassa depositi e prestiti e il Fondo europeo per gli investimenti, attraverso una piattaforma di condivisione del rischio nell’ambito dell’ambizioso Piano Juncker.

    La Cdp e il Fei attivano a partire da oggi la più grande piattaforma di risk sharing per le Pmi che attinge alle garanzie del Feis (Fondo europeo per gli investimenti strategici) sotto il cappello del programma Cosme del Piano Juncker.

    La Cassa e il Fondo hanno stipulato un contratto di controgaranzia: controgarantiranno rispettivamente fino a 108 milioni di euro (totali 216 milioni) le garanzie rilasciate dal Fondo pubblico di garanzia per le Pmi, e questo significa che si accolleranno l’80% della prima perdita (270 milioni) dei prestiti alle Pmi di questo Fondo. La prima perdita (first loss) è pari al 9% dei finanziamenti che quindi potranno raggiungere quota 3 miliardi.

    Il programma Cosme (Competitiveness of enterprises and small and medium sized enterprises) è mirato alle Pmi europee per rafforzarne la competitività ma senza porsi limiti settoriali: è il punto di partenza di questa piattaforma che mira a valorizzare strumenti già esistenti, collaudati e di successo come il Fondo di garanzia (Fdg) del Ministero per lo sviluppo economico (Mise).

    PIATTAFORMA DI INVESTIMENTO PER LE PMI
    (Fonte: Cdp)

    Come funziona la piattaforma di risk sharing. Il Piano Juncker punta sullo strumento della “piattaforma” perchè è flessibile: consente forme di collaborazione tra istituti nazionali ed europei utilizzando strumenti diversi. Le piattaforme funzionano con le società-veicolo (spv), con i fondi e i fondi di fondi oppure con i contratti di garanzia, come in questo caso.

    Il meccanismo sembra complesso ma è semplice. Le Pmi possono richiedere un microcredito che può avere un importo massimo di 150mila euro assistito dalla garanzia del Fdg del Mise. Nella modulistica, troveranno anche la possibilità di attingere a una garanzia Fdg controgarantita dalla Cdp e dal Fei: questo meccanismo di garanzia controgarantita consente alle banche di erogare più facilmente il credito alle Pmi perchè assorbe meno capitale. E le piccole imprese possono ambire a spuntare condizioni più vantaggiose.

    Il ruolo delle banche nazionali di promozione. Le banche non hanno problemi di liquidità (il QE e le politiche monetarie non convenzionali hanno inondato i mercati di liquidità e denaro a bassissimo costo). Le banche piuttosto sono chiamate a soddisfare requisiti di patrimonio prudenziale più stringenti rispetto al passato. Nel sistema bancario è in atto quindi un processo di deleveraging, meno leva, meno impieghi, meno costi fissi: le banche in prospettiva correranno meno rischi di controparte e di credito perchè tanto più alto è il rischio e tanto maggiore è l’accantonamento di capitale richiesto rispetto agli anni che hanno preceduto la Grande Crisi bancaria e finanziaria. In questo mondo di deleveraging galoppante, lo strumento della garanzia è divenuto molto importante: la garanzia erogata da un ente pubblico oppure un istituto sovrannazionale alleggerisce il costo e il peso dell’assorbimento di capitale dei finanziamenti bancari alle imprese, particolarmente elevato quando si tratta di prestiti alle Pmi.

    Nel Piano Juncker, le garanzie alle Pmi vengono concesse dal Fondo europeo per gli investimenti strategici (Feis) attraverso il Fei e anche dagli istituti nazionali di prom0zione come la Cassa depositi e prestiti.

    I commenti. “Questo accordo - ha dichiarato l'amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti, Fabio Gallia lo scorso dicembre, al momento della firma dell’accordo di garanzia nell'ambito dell'Investment Plan for Europe (il cosiddetto Piano Juncker) - si inserisce nel solco dell'attiva collaborazione fra Cdp e FEI nell'ambito del Piano Juncker”. “Con i fondi stanziati per questa operazione riusciremo ad ampliare ulteriormente l'impegno delle nostre istituzioni in favore dalla crescita degli investimenti in Italia, anche grazie al coinvolgimento di un fondamentale strumento di sviluppo come il Fondo di Garanzia”, ha affermato Gallia.

    “Sono felice di vedere che la collaborazione in Italia tra Fei e Cdp, nostro azionista, stia proseguendo. Grazie all'accordo Cosme, Cdp per la prima volta avrà una esposizione di rischio diretta sulle Pmi, dando modo a molteplici piccole medie imprese italiane di beneficiare di ulteriori finanziamenti. Questa transazione mobiliterà investimenti per oltre 6 miliardi e mostra il forte impegno del Fei a raggiungere gli obiettivi prefissati dal piano europeo per gli investimenti,” ha commentato lo scorso dicembre Pier Luigi Gilibert, amministratore delegato del Fei.

    © Riproduzione riservata