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A Napoli turismo e periferie in rimonta ma i conti del comune restano in rosso

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De magistris, il bilancio di un anno

A Napoli turismo e periferie in rimonta ma i conti del comune restano in rosso

Luigi de Magistris, sindaco di Napoli
Luigi de Magistris, sindaco di Napoli

Il lento, ma reale, recupero della città di Napoli è un dato di fatto che va imputato anche al sindaco De Magistris (e alla sua giunta), che nel 2016 ha ricevuto dai cittadini partenopei il secondo e forte mandato ad amministrare la città. Il 19 giugno dell’anno scorso, infatti, a Napoli vinceva nettamente Luigi De Magistris, sconfiggendo per la seconda volta al ballottaggio il candidato del centro destra Gianni Lettieri. L’ex pubblico ministero al secondo mandato guadagnava il 66,8% dei voti contro poco più del 33,2% di Lettieri.

Dialogo tra Comune, Governo e Regione Campania
Promesse mantenute? Obiettivi centrati? «Farò il mio bilancio nel 2021 - ha detto qualche giorno fa il sindaco arancione - quando Napoli non sarà solo capitale del turismo, della cultura, dell’umanità e della politica dalle mani pulite ma anche della qualità dei servizi». Una svolta c’è stata ed è tutta nel dialogo riaperto tra Comune, Governo, e in parte con la Regione Campania guidata da Vincenzo De Luca. Il dato più evidente per ora è nell’affluenza record di turisti, a Napoli, e in tutta la Campania, senza dubbio attratti da una nuova e buona immagine internazionale della città (legata anche al recupero di legalità soprattutto nella gestione pubblica) oltre che alla difficoltà dei Paesi del Mediterraneo dovuta a terrorismo e instabilità politica.

Nuova collaborazione istituzionale: verso il recupero di Bagnoli
La nuova collaborazione istituzionale porterà molto probabilmente ( lo ha annunciato il ministro Claudio De Vincenti) entro poche settimane a un accordo su Bagnoli. È proprio su questo terreno che si era aperto un aspro scontro istituzionale dopo la decisione di Matteo Renzi presidente del Consiglio di affidare il rilancio della ex Italsider a Salvo Nastasi in veste di commissario straordinario, esautorando il Comune di Napoli. Ma questa è acqua passata: il piano del comune e quello del governo oggi sono stati armonizzati, Invitalia ha avviato lavori prioritari e piani di caratterizzazione. Oggi si può sperare che il recupero dell’area parta davvero.

Periferie: il piano di abbattimento di altre tre “Vele” a Scampia
E sempre lo spirito di collaborazione tra Governo e Comune sarebbe all’origine di un altro intervento avviato, quello per la riqualificazione di Scampia, passando per l’abbattimento di altre tre “Vele” con un finanziamento statale (sul Piano Periferie) di 27 milioni.

Prende quota il rilancio del porto
Rapidi passi in avanti verso il recupero del tempo perduto si registrano anche nel Porto di Napoli. Dopo cinque anni in cui lo scalo è stato guidato da quattro commissari, rimanendo in sostanza paralizzato, con la nomina di Pietro Spirito a capo dell’Autorità di sistema portuale Tirreno Centrale in base alla Riforma voluta dal ministro Delrio, e con l’adesione degli enti locali che fino a quel momento non erano riusciti a raggiungere un accordo, è partita la riorganizzazione del sistema portuale campano. Spirito, prima di tutti i suoi colleghi in Italia, ha approvato il Piano operativo Triennale, ha fissato paletti per la riorganizzazione in termini di legalità, concessioni e piani urbanistici.

Conti in rosso
Alle sfide che partono con buoni auspici, fanno da contraltare numerosi problemi irrisolti. Il bilancio del comune resta in difficili condizioni. Approvato a fine maggio il consuntivo 2016 dal Consiglio Comunale, subito dopo si è dimesso l’assessore Palma presto sostituito dal collega di giunta Enrico Panini. In sintesi, Napoli, continua a fare i conti con una riduzione di trasferimenti dal 2011 per oltre un 1 miliardo e con un fardello di debiti ereditati dalle gestioni pregresse, addirittura in alcuni casi risalenti agli anni ’80. Il piano di dismissione immobiliare, affidato alla società comunale Napoli Servizi, non è ancora decollato e la riscossione, nonostante qualche miglioramento, non dà i risultati necessari. Tanto che lo stesso sindaco in sede di approvazione del bilancio di previsione 2017 ha parlato di rischio di dissesto.

Trasporto localein difficoltà
Non migliora neanche la situazione del trasporto pubblico. L’intera Campania - e Napoli con le sue società pubbliche - non riescono a lasciarsi alle spalle la grave crisi degli anni scorsi. La Anm (che gestisce linea 1 e linea 6 della Metropolitana) nei giorni scorsi ha annunciato 200 licenziamenti circa.

Il nodo sicurezza
Non migliora nemmeno la percezione della sicurezza in città. De Magistris chiede una maggiore presenza dello Stato nel controllo del territorio. Ma il presidio anche da parte della polizia municipale resta insufficiente.

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