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Banche, Abi: sofferenze nette in calo a 77,2 mld ad aprile

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tassi prestiti a minimi storici

Banche, Abi: sofferenze nette in calo a 77,2 mld ad aprile

  • – di Redazione Online

Calano le sofferenze nette delle banche: ad aprile 2017 ammontavano a 77,2 miliardi di euro, in flessione rispetto ai 77,8 miliardi di marzo e agli 86,8 miliardi di dicembre 2016. È quanto emerge dal rapporto mensile Abi. Rispetto al picco di 89 miliardi toccato a novembre 2015, si registra una riduzione delle sofferenze nette di oltre il 13%. Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali si è
ridotto a 4,42% ad aprile 2017 (era 4,89% a fine 2016 e 0,86% prima della crisi).

Raccolta torna a crescere
La raccolta delle banche italiane è aumentata dello 0,2% annuo in maggio, a fronte di un -0,1% registrato in aprile, dice l'Abi, che sottolinea la netta divaricazione tra le componenti a breve e a medio-lungo termine. Se infatti i depositi da clientela sono saliti del 4,3% annuo in maggio (+3,8% in aprile), le obbligazioni sono scese del 14,5% annuo (-14,3% il mese precedente).

Tassi su prestiti a minimi storici
Secondo il rapporto mensile, i prestiti concessi dalle banche italiane sono aumentati dello 0,3% annuo in maggio, facendo segnare un rallentamento del trend di crescita rispetto al +0,5% registrato in aprile. I prestiti a residenti in Italia del settore privato sono saliti dello 0,5% annuo in maggio (+0,8% ad aprile), mentre ad aprile la dinamica dei prestiti alle imprese non finanziarie è risultata pari a +0,2% (+0,3% a marzo 2017). Per quanto riguarda i tassi applicati sui prestiti, a maggio il tasso medio ponderato sul totale dei prestiti a famiglie e società non finanziarie elaborato è pari al 2,79%, minimo storico (2,81% ad aprile). Il tasso sui nuovi prestiti in euro alle società non finanziarie è all'1,56% (1,53% il mese precedente).

Mutui, tassi in lieve calo al 2,12% in maggio
I tassi sui mutui concessi dalle banche italiane, dice ancora l'Abi, sono scesi al 2,12% in maggio dal 2,13% di aprile e contro il 2,25% di maggio 2016. Il rapporto mensile sintetizza l'andamento dei tassi fissi e variabili ed è influenzato anche dalla variazione della composizione fra le erogazioni in base alla tipologia di mutuo. Sul totale delle nuove erogazioni di mutui quasi i due terzi sono a tasso fisso: nell'ultimo mese la quota del flusso di finanziamenti a tasso fisso è risultata pari al 74,5% (74,9% il mese precedente).

Banche venete, da Abi «fiducia in soluzione positiva»
«È indubbio che c'è fiducia, come ha detto il ministro del Tesoro Pier Carlo Padoan, nel fatto che verranno trovate soluzioni soddisfacenti a tutela di tutti gli interessi". Lo ha detto il vicedirettore generale dell'Abi, Gianfranco Torriero, rispondendo a una domanda sulle banche venete durante la call sul rapporto mensile dell'associazione. «Seguiamo la vicenda come osservatori esterni - ha aggiunto - ma
siamo fiduciosi».

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