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Dossier L’Italia ottiene «A-» nel rating della nuova agenzia europea

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    Dossier | N. 18 articoliFree Lunch

    L’Italia ottiene «A-» nel rating della nuova agenzia europea

    (Olycom)
    (Olycom)

    Roma - L’Italia riconquista la “A-”. E lo fa con Scope Ratings, la prima agenzia di rating europea che ieri ha pubblicato per la prima volta le sue valutazioni su nove Stati europei, i principali sotto il profilo economico. L’Italia si è aggiudicata la singola A meno - allo stesso livello della Spagna e con outlook stabile - perché ha un’economia «grande e diversificata», «ha fatto progressi sul fronte delle riforme strutturali», ha una struttura del debito «resiliente» e una serie consolidata di avanzi primari, un «sistema pensionistico sostenibile».

    L’Italia è singola A anche perché è uno Stato membro dell'Eurozona, quindi ha una valuta di riserva forte, una banca centrale indipendente che agisce come prestatore di ultima istanza: inoltre l’Eurozona negli ultimi anni «ha rafforzato la sua capacità di proteggere i suoi Stati da shock avversi» e questo per Scope Ratings è un importante punto di forza, decisivo ai fini di un rating in ambito sovrano europeo. «Oggi Scope introduce un nuovo modo di valutare il rischio sovrano nell’Eurozona, focalizzandosi sull’affidabilità creditizia dei singoli Stati ma assegnando al tempo stesso il giusto peso all’importanza dell’appartenenza all’Eurozona, un grande mercato comune e con una banca centrale indipendente ed efficace e un quadro di governance macroprudenziale che rende più credibili le politiche economiche dei singoli Stati» ha spiegato Giacomo Barisone, responsabile della finanza pubblica e rating sovrani a Scope.

    L’Italia è però A-, rispetto alla AAA della Germania o la AA della Francia per esempio, a causa dei suoi numerosi punti di debolezza: un alto debito pubblico, crescita debole sotto il potenziale, settore bancario con diverse fragilità e incertezza politica.

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