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Migranti, Cantone (Anac): 2600 esposti per presunte…

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LA RELAZIONE ANNUALE

Migranti, Cantone (Anac): 2600 esposti per presunte irregolarità nel 2016

L'Anac «non è un organismo che può occuparsi di ogni forma di illegalità» e non bisogna «assecondare l'idea che gli appalti si possano fare solo con il “bollino” dell'Anac”. Lo ha sottolineato il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, nel suo intervento per la presentazione a Montecitorio della relazione annuale sull'attività 2016, aggiungendo che si sono ingenerate «aspettative forse eccessive nell'opinione pubblica e negli operatori e anche qualche equivoco sui reali ambiti di intervento».

Cantone: l’onda lunga scandali e delle indagini non sembra arrestarsi
L’onda lunga degli scandali e delle indagini non sembra arrestarsi, ha aggiunto. Consip, Anas, Rai, ricostruzione post sisma, servizi per i Centri di accoglienza richiedenti asilo: come risulta dalla relazione annuale presentata oggi, è ampia la rosa di ambiti su cui Anac è intervenuta: 32 appalti commissariati, aperte 845 istruttorie. L’Autorità ha individuato irregolarità anche sui servizi ai migranti.

Migranti: 2600 esposti a Anac per presunte irregolarità
Sul tema dei servizi e delle forniture collegati all'assistenza ai migranti, Cantone ha fatto presente che «molti problemi si sono riscontrati» e nel 2016 «gli esposti su presunte irregolarità sono stati, infatti, quasi 2.600». «Numerose - ha aggiunto Cantone - sono state le attività sulla gestione dei centri di accoglienza per stranieri e richiedenti asilo. Dopo essersi occupati nel 2015 del Cara di Mineo, lo scorso anno è stata delegata alla Guardia di Finanza un'ispezione sul Cara di Castelnuovo di Porto che ha messo in luce inadempimenti del gestore su vari aspetti del servizio (dalle pulizie ai pasti), carenza nei controlli degli ospiti in entrata e uscita e l'inattendibilità delle presenze dei residenti, cui è legato il corrispettivo contrattuale».

Consip: occhi aperti sulle gare prima di note vicende giudiziarie
«Nell'ambito dei servizi è stata posta particolare attenzione alle gare della Consip, in quanto principale stazione appaltante del Paese, ben prima che emergessero le note vicende giudiziarie», ha chiarito Cantone. «È stata infatti, effettuata un'ispezione, il cui rapporto conclusivo del luglio 2016 ha evidenziato problematiche nei settori del facility management, dell'Ict e dell'energia».

Tavolo ispettivo ad hoc su settore sanità
Cantone ha ricordato che il settore sanità «continua a destare particolare preoccupazione». Il presidente Anac ha spiegato che «grazie alla proficua collaborazione con il Ministero della salute e Agenas, si sono individuate le aree più vulnerabili ad abusi e corruzione (appalti, concorsi, accreditamento, gestione dei proventi delle sperimentazioni cliniche, delle liste d'attesa e delle camere mortuarie) e si è chiesto di adottare per esse specifiche misure preventive, la cui attuazione sarà oggetto di un piano ispettivo ad hoc».

Gli effetti della lotta alla corruzione solo nel medio-lungo periodo
«Siamo consapevoli - ha ammesso Cantone - che gli effetti positivi sul piano della lotta alla corruzione si potranno vedere solo nel medio e lungo periodo, sempre che la strada intrapresa venga perseguita con ancora maggiore impegno da tutti gli attori istituzionali».

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