«Non è tutto sporco quello che avviene in questo Palazzo. Spero ci siano modi per raccontare l’attività parlamentare in modo più nuovo, originale per far capire ai cittadini che il cambiamento è possibile». Lo ha detto la presidente della Camera, Laura Boldrini, in occasione della cerimonia del Ventaglio, il tradizionale saluto prim a dell’estate alla stampa parlamentare. Il presidente dell’Associazion e stampa parlamentare Sergio Amici ha consegnato alla presidente Boldrini il tradizione ventaglio, quest’anno realizzato da Zhou Jiaxuan. «Personalmente - ha detto la presidente della Camera - ho tentato di ottemperare al mio ruolo con terzietà», ha detto la presidente della Camera, e «a differenza dei miei predecessori non ho fatto mai politica di partito, ho fatto solo politica per l’Istituzione, per dire che delegittimare il Parlamento non è un disegno che va a vantaggio della democrazia».
Alla Camera nel 2013-2017 risparmiati 350milioni
Tracciando un bilancio dei suoi quattro anni e mezzo a Montecitorio, ha rivendicato i risparmi che la Camera ha realizzato «come mai in passato»: «Tutte le attività di questa legislatura hanno un segno più, tutti i costi hanno un segno meno», ha detto la presidente della Camera. «Aumenta il numero di sedute dell'Aula, delle commissioni, l'attività legislativa e di indirizzo e controllo. Il segno meno è sul bilancio della Camera. Nel 2017 abbiamo restituito allo Stato 80 milioni, diminuito le spese del personale del 28,4%, quelle per beni e servizi del 41,5%, quelle per le assicurazioni sono scese del 68,6%. Il totale della spesa è sceso quasi del 25%, da 732 milioni a 551. Dal 2013 a 2017 abbiamo avuto risparmi per 350 milioni di euro. Non era mai accaduto nella storia della Repubblica. Si poteva fare meglio? Certo. Ma al netto degli sprechi la democrazia ha un costo», ha concluso.
Vitalizi: ok per il contributivo anche per il passato
«I vitalizi non esistono più. Ora il sistema è contributivo. La questione è solo per il passato. Personalmente non ho nulla in contrario a ricalcolare i vecchi vitalizi, ma come presidente della Camera non posso ignorare profili costituzionali non banali che ci sono sui diritti acquisiti, con sentenze della Consulta in proposito. Si decida come si pensa più opportuno e giusto, ma dal punto di vista istituzionale io devo illustrare le problematiche», ha detto la presidente della Camera Laura Boldrini alla cerimonia del Ventaglio. Poi ha parlato degli stipendi dei parlamentari, che «devono essere capaci di difenderne la autonomia e indipendenza. Non può far politica solo chi è ricco e non solo chi cerca un lavoro», ha detto Laura Boldrini alla cerimonia del Ventaglio.
Si approvi lo Ius soli prima della fine della legislatura
Parlando dello Ius soli ha detto che «la cittadinanza è lo strumento principe per l’integrazione. Evitare a chi nasce e studia in un Paese di sentirsi parte della società è impedire l’integrazione. Senza dare integrazione si alimenta la rabbia». E si è augurata che il provvedimento sullo ius soli sia approvato entro fine legislatura: «È giusto. È necessario. Rimandarlo sarebbe un torto».
Aumentare gli aiuti allo sviluppo
Ha chiesto di aumentare la spesa per interventi di sviluppo in Africa. Per Bodrini è «doveroso e necessario aumentare gli aiuti allo sviluppo e in questo l’Italia non brilla: destina lo 0,17% del Pil, percentuale molto bassa rispetto alla media dei paesi Ocse e allo 0.7 richiesto dall'Onu». È da rivedere, ha detto, «il modello di sviluppo. Bisogna mettere alla base di ogni investimento lo sviluppo umano, questo vuol dire dare un'istruzione vera, fornire acqua potabile, energia. Nessuno sviluppo economico è possibile senza sviluppo umano».
Minaccia dell’Austria è deprimente
Ha bollato come «deprimente» l’annuncio austriaco di poter chiudere il Brennero in 24 ore dato da un esponente del governo di Vienna. Sulla minaccia dell’Austria di chiudere la frontiera al Brennero. «La politica non si porta avanti con le minacce - ha detto Boldrini - che non risolvono i problemi, nè con le chiusure o con i militari. È deprimente». E ha ricordato che la Nigeria, che oggi ha 200 milioni di abitanti, nel 2020 sarà più popolosa degli Usa: «È miope pensare di risolvere il problema così, con chiusure e carri armati. Queste misure accendono solo la paura, alzano l'asticella della disumanità e aumentano la tensione e il conflitto sociale. La soluzione non sono le chiusure, i carri armati, l’interdizione ai porti o lo sbarramento nelle acque libiche, il che è inutile e contrario al diritto internazionale. Bisogna lavorare al sistema della relocation».
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