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Ape, il Consiglio di Stato: più trasparenza nei contratti da stipulare con le banche

Il Consiglio di Stato ha dato parere favorevole con osservazioni allo schema di decreto attuativo dell’Ape volontaria, l’anticipo finanziario a garanzia pensionistica. In particolare, nel parere l’organo che rappresenta l’ultimo grado della giurisdizione amministrativa «apprezza lo spirito dell'intervento inserito in un più vasto programma volto a risolvere le criticità» in ambito pensionistico. Ma propone varie osservazioni «per meglio raggiungere tale obiettivo».

Più trasparenza nei contratti da stipulare con le banche
Tra le osservazioni è centrale quella che, in sostanza, chiede più trasparenza nei contratti da stipulare con le banche, in particolare con «clausole chiare e intellegibili» sugli effetti dell’adeguamento all’aspettativa di vita e sul diritto di recesso.

Regole più complete per il diritto di recesso
Le osservazioni del Consiglio di Stato indicano inoltre l’esigenza di disciplinare più compiutamente il diritto di recesso dal contratto di finanziamento e dal contratto di assicurazione, perché sia più trasparente verso il richiedente e più congruente con quanto previsto dalla disciplina bancaria. Va inoltre meglio circoscritta, anche sul piano temporale, la rilevanza di eventuali pregresse situazioni debitorie che impediscano il diritto all’Ape: visto che l’accesso a questo beneficio è a titolo oneroso per l’interessato, rileva il parere, è bene «evitare eccessivi restringimenti della platea dei richiedenti di fronte a situazioni non più caratterizzate da attualità o gravità» come può essere un debito pregresso.

Delimitare i poteri del finanziatorenella verifica dei requisiti
Il Consiglio di Stato chiede anche di delimitare i poteri esercitabili dall’istituto finanziatore in relazione alla verifica delle dichiarazioni del richiedente e di circoscrivere i casi di esclusione, suggerendo anche l’introduzione di misure utili a evitare o ridurre un futuro contenzioso.

Efficacia retroattiva della norma
Proposta anche, a domanda dell’interessato, l’efficacia retroattiva della norma. Lo schema di decreto prevede l'Ape dal 1 maggio 2017, in via sperimentale fino al 31 dicembre 2018. Il suggerimento di conferirgli efficacia retroattiva su richiesta dell'interessato ha lo scopo di sterilizzare il ritardo nell'emanazione del regolamento e far beneficiare degli effetti della misura fin dalla data del 1 maggio, con conseguente maturazione del diritto agli arretrati dei ratei.

Servono accordi quadro
Il parere sollecita poi di concludere gli Accordi Quadro, di integrare gli indicatori per il monitoraggio dell’intervento, di affiancare, alla già prevista assistenza degli intermediari autorizzati (essenzialmente, i patronati), altre forme quali sportelli di ricevimento e di accoglienza presso l'Inps e numeri verdi, serviti da un adeguato call center.

L’Ape volontaria: il prestito garantito dalla pensione di vecchiaia
L’Ape volontaria è un prestito commisurato e garantito dalla pensione di vecchiaia, erogato dalla banca in quote mensili per 12 mensilità, che il beneficiario otterrà alla maturazione del diritto. La legge di Bilancio 2017 prevede che sia riconosciuta in via sperimentale dal 1° maggio di quest’anno al 31 dicembre 2018. Può essere richiesta dai lavoratori dipendenti pubblici e privati e dai lavoratori autonomi e dagli iscritti alla Gestione Separata. Sono esclusi i liberi professionisti iscritti alle casse professionali.

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