«Misure di decontribuzione selettiva per i giovani rappresentano una leva importante e questi interventi dovranno essere permanenti». Lo ha detto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, parlando della prossima legge di bilancio a Confcommercio. La priorità, ha ribadito il ministro, devono essere i giovani. «Sarebbe uno spreco di capitale umano se non mettessimo i giovani in grado di fare la loro parte», ha aggiunto.
Allo studio taglio stabile cuneo contributivo
Era stato nei giorni scorsi lo stesso ministro del Lavoro Giuliano Poletti a confermare che il governo sta valutando possibili interventi di riduzione del cuneo contributivo, rendendo la misura «definitiva», affinché «convenga assumere un giovane». A tal proposito va ricordato che, come anticipato dal Sole 24 Ore l’11 luglio, la proposta al momento più gettonata per impostare la strategia di riduzione del costo del lavoro stabile da inserire nella prossima manovra di bilancio, dà la priorità ai giovani in cerca di occupazione. E prevede un abbattimento del 50% dei contributi a carico dei datori per due/tre anni: in pratica, si passerebbe dall’attuale 30-33% al 15%, con un limite di esonero fino a 3mila euro l'anno. Per rendere poi la misura strutturale verrebbe previsto un “incentivo successivo” al termine del periodo di contribuzione agevolata al 15%. Vale a dire, invece che tornare a un prelievo contributivo pieno del 30-33% si punterebbe a limarlo in maniera stabile di tre o quattro punti percentuali per cento.
Padoan: debito giù senza compromettere crescita
Il ministro dell’Economia nel suo intervento a Confcommercio ha assicurato che la legge di bilancio «sarà impostata nel solco delle precedenti e basata sulla continua riduzione del deficit e sull’aumento del saldo primario, sulla riduzione del debito in modo tale che la spesa per interessi non sottragga risorse soprattutto nella prospettiva di una risalita del tasso d’interesse» annunciata dalla Bce. Ma la riduzione del debito dovrà avvenire «con una velocità tale da non sottrarre risorse alle politiche per la crescita e l'inclusione sociale».
“La crescita è più graduale degli scorsi cicli ma ha tre caratteristiche positive: è continua, non è sostenuta da un deficit in espansione e si accompagna ad un incremento dell'occupazione”
Pier Carlo Padoan, ministro dell’Economia
«Uso oculato margini manovra, priorità occupazione e investimenti»
Non solo. In vista della messa a punto della prossima legge di bilancio, Padoan ha avvisato che il governo dovrà procedere ad un utilizzo «molto oculato dei margini di manovra disponibili» e che «la qualità delle misure è importante quanto la dimensione». In particolare il ministro ha indicato tra le priorità l’occupazione giovanile, la lotta alla povertà, tramite il reddito di inclusione, e il sostegno agli investimenti, pubblici e privati, rafforzando in particolare il sostegno all’innovazione che permette «la creazione duratura di posti di lavoro e il miglioramento delle skills».
«Ora crescita strutturale e costante»
Padoan ha ricordato le recenti stime al rialzo del Pil formulate da organismi nazionali e internazionali (Bankitalia, Upb, Fmi), per sottolineare come l'Italia sia su un sentiero di crescita. «La crescita - ha spiegato il ministro - è più graduale degli scorsi cicli ma ha tre caratteristiche positive: è continua, non è sostenuta da un deficit in espansione e si accompagna ad un incremento dell'occupazione». Soprattutto su quest'ultimo punto però non ci si può accontentare: “siamo soltanto a metà strada, molto c'è ancora da fare per trasformarla in una crescita costante e strutturale», approfittando della fase ciclica.
«Nel 2016 spesa migranti da 3,6 mld, nel 2017 sale a 4,2»
Padoan, rispondendo al question time alla Camera citando i dati contenuti nel Def di aprile, ha spiegato che nel 2016 la spesa dell’Italia per far fronte all'emergenza migranti è ammontata a 3,6 miliardi al netto dei contributi Ue, di cui il 66,5% pari a 2,4 miliardi solo per l'accoglienza. Nel 2017 la spesa salirà invece a 4,2 miliardi, di cui 2,8 miliardi (pari al 68,2%) per l'accoglienza. Il tutto «in assenza di un ulteriore acuirsi della crisi».
In arrivo Dm per compensazione crediti Pa-rottamazione cartelle
Il ministro dell’Economia, sempre nel corso del question time nell’Aula della Camera, ha annunciato che il decreto ministeriale che attua la compensazione tra crediti con la Pa e i debiti derivanti dalla cosiddetta rottamazione delle cartelle per i carichi 2000-2016 è «in fase di ultimazione». Padoan ha precisato che il provvedimento, conseguente a quanto disposto dalla manovra 2017, «potrà riguardare anche i carichi affidati agli agenti di riscossione entro il 31 dicembre 2016, quindi anche i debiti relativi alla definizione agevolata».
L’operazione “rottamazione” scade il prossimo 31 luglio.
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