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Siccità: un avviso di garanzia e perquisizioni ad Acea

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dopo la minaccia di razionamento dell’acqua

Siccità: un avviso di garanzia e perquisizioni ad Acea

Un avviso di garanzia e perquisizioni in corso in Acea spa, controllata da Roma Capitale, per inquinamento ambientale del lago di Bracciano, negli ultimi giorni al centro dell'attenzione politica per la crisi idrica. L’avviso di garanzia per inquinamento ambientale è stato recapitato al presidente di Acea Ato2, Paolo Saccani.

Le attività sono coordinate dalla Procura di Civitavecchia, che ha delegato le indagini ai carabinieri del Noe.

Il procedimento nasce da alcune denunce presentate da un parlamentare e da alcuni sindaci delle aree che affacciano sul lago.

Acquisiti i documenti sulla captazione dal bacino di Bracciano
Le perquisizioni sono state effettuate nella sede di Acea Ato 2 spa. Tra i documenti acquisiti ci sono anche quelli relativi alla captazione di acqua dal bacino di Bracciano. I militari anche altri carteggi su cui si concentreranno gli accertamenti.

L'imputazione
L’accusa della Procura della Repubblica di Civitavecchia riguarda il reato di inquinamento ambientale. L’ipotesi è che sia stato compiuta «compromissione o deterioramento» dell’ecosistema. In particolare, si legge negli atti, ci sarebbe stata «colpa consistita in negligenza, imperizia e imprudenza» che avrebbe «cagionato abusivamente il deterioramento dell'ecosistema del lago di Bracciano dal gennaio 2017 con condotta perdurante». Accusa, inoltre, riguarda la stessa Acea Ato2, che risponde di violazione della 231/2001, sulla responsabilità delle società.

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