Nuovo scossone per la giunta Raggi a Roma. L’assessore al Bilancio, Andrea Mazzillo, ha annunciato in una nota al vetriolo l’intenzione di rimettere la delega al patrimonio. «Preso atto, attraverso una chat, dell'intenzione della sindaca di nominare altri due assessori: uno con delega ai lavori pubblici e l'altro con delega al Patrimonio e politiche abitative, senza avermi neanche informato, ho ritenuto di rimettere formalmente a disposizione della sindaca le deleghe attinenti al Patrimonio già da stamattina» ha scritto Mazzillo.
Mazzillo: rimetto deleghe a Patrimonio
«Ciò mi consentirà - ha aggiunto l’assessore al Bilancio- di concentrarmi, con ancor maggior impegno, per garantire la solidità dei conti di Roma Capitale in modo così da consentire alla sindaca di attuare il programma di rilancio della Capitale». L'assessore Mazzillo aveva rimesso, nei giorni scorsi, rimesso le deleghe alla casa. Da oggi si occuperà solo del Bilancio.
Le critiche alla giunta
Mazzillo si è fatto notare nei giorni scorsi per le critiche a mezzo stampa sui
criteri di alcune nomine e sullo scollamento tra “molti” dei suoi colleghi di giunta e la maggioranza. «Prendiamo persone che conoscono i problemi di Roma. Secondo me se tu vuoi fare bene il tuo lavoro per questa città, ci devi
vivere a Roma. Non è che puoi fare il pendolare, stare tre, quattro giorni e poi tornare a casa », ha dichiarato in un’intervista al Messaggero, con chiaro riferimento all’assessore alle Partecipate Mauro Colomban, l’imprenditore veneto voluto personalemente da Gianroberto Casaleggio.
Mazzillo «sotto osservazione»
Dato in bilico per tutto il weekend, Mazzillo ha poi aggiustato il tiro, parlando via social di «distorsione del suo pensiero e condivisione piena della linea della sindaca Raggi e del Movimento». Ma la nomina di Paolo Simioni, uomo vicino a Colomban, a presidente e ad di Atac (dopo le dimissioni del dg Bruno Rota) è sembrato un messaggio chiaro a Mazzillo. Dopo un chiarimento politico, Raggi ha deciso di lasciare l’assessore al suo posto, ma “sotto osservazione”. E la sindaca, durante una riunione con la maggioranza, aveva avvertito: «Si cambia registro. D’ora in poi non si ntollerano deviazioni rispetto alla linea che ho tracciato».
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