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Riconvertire le vecchie ferrovie al turismo: ecco il piano

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Turismo

Riconvertire le vecchie ferrovie al turismo: ecco il piano

(Marka)
(Marka)

Ci sono ferrovie dismesse o poco utilizzate che attraversano tratti impareggiabili del nostro Paese, scorci di paesaggi incontaminati che si possono godere solo dai finestrini di un treno. Alcune di questi vecchi tratti ferroviari sono già stati ripensati in funzione turistica - per esempio, il trenino della Val d’Orcia - ma ci sono ancora centinaia di chilometri di strade ferrate in lento degrado e che, invece, potrebbero dare un prezioso contributo alla conoscenza e alla crescita del territorio che attraversano.

Alla riscoperta di un patrimonio
È l’obiettivo che si pone il disegno di legge approvato ieri in via definitiva dal Senato, proposta che, come ha sottolineato la sua presentatrice Maria Iacono (Pd), rappresenta «un’opportunità in termini di sviluppo e ricchezza proprio perché parte dalla riscoperta dell’immenso patrimonio storico-ingegneristico dell’800 e del ’900 e dalla valorizzazione di tratte ferroviarie in cui si mescolano storia, paesaggio e cultura».

Le prime diciotto tratte
L’idea è di individuare, con un successivo decreto del ministero delle Infrastrutture di concerto con i Beni culturali e l’Economia, le ferrovie dismesse o sospese che si prestano alla riconversione turistica. Diciotto tratte vengono già segnalate dalla nuova legge come percorsi a uso turistico: si va dalla Sulmona-Castel di Sangro alla Sacile-Gemona, alla Sassari-Palau, alla Noto-Pachino. Perché la loro nuova destinazione diventi completamente operativa - su alcune tratte già circolano i “trenini verdi” - dovranno essere messe a punto i finanziamenti con il gestore dell’infrastruttura ferroviaria o con la Regione, se la tratta risulta di competenza locale.

La stazione si riconverte
Le stazioni e le loro pertinenze rientrano nel progetto di riqualificazione e potranno essere riconvertite in spazi museali o in strutture funzionali alla nuova vocazione turistica. Linee e stazioni potranno essere affidate in gestione e i gestori potranno stipulare convenzioni con le associazioni di volontariato.

Pedalando sui binari
Sulle linee turistiche potranno viaggiare i treni storici o anche i ferrocicli , aprendo così a un nuovo modo di percorrere le vecchie tratte: stare sui binari a cavallo di biciclette - o attrezzi simili - montati sui binari. E usare come motore le proprie gambe.

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