Italia

Migranti, Minniti: dall'Ue no aiuti politici, ma soldi per…

  • Abbonati
  • Accedi
il 28 agosto vertice con i ministri africani

Migranti, Minniti: dall'Ue no aiuti politici, ma soldi per nuovi hotspot

Il ministro dell'Interno, Marco Minniti (LaPresse)
Il ministro dell'Interno, Marco Minniti (LaPresse)

«Sapete cosa ci offrirono i nostri amici di Bruxelles dopo quelle giornate tragiche e tremende? Non ci offrirono soluzioni politiche, non ci tesero una mano, proposero soltanto di darci più soldi per creare nuovi hotspot». Così il ministro dell'Interno Marco Minniti spiega in un'intervista a un quotidiano la reazione della Ue agli sbarchi in Italia di fine giugno di 12 mila migranti in 48 ore. Sulla questione migratoria nelle prossime settimane si svolgeranno due incontri cruciali: a giorni Minniti con il commissario Ue Avramopoulos incontrerà a Roma sindaci e governo libico, mentre il 28 agosto il titolare del Viminale parteciperà al vertice con i ministri dell'Internodi Libia, Mali e Niger.

Minniti: soldi per creare centri di internamento
«Non crediate mica che quei soldi ci venissero offerti per far star meglio i migranti, per accudirli, per garantire la loro integrazione» ha detto ancora Minniti parlando dell'offerta di Bruxelles.«No - aggiunge - offrendoci quei soldi ci chiedevano di creare dei centri da cui i migranti non potessero uscire. Ci proponevano di fare dei centri di internamento, cioè delle vere e proprie galere, persino per i minori non accompagnati».

Kouchner (Msf): «Le Ong tornino in mare»
«Sui migranti l'Europa si sta scavando la propria fossa per colpa degli egoismi nazionali che prevalgono ovunque. Lo ha detto Bernard Kouchner, ex ministro francese e fondatore di Medici senza frontiere, che sottolinea: «In questa crisi, i soli che salvano l'onore dell'Europa siete voi italiani che raccogliete i migranti in mare per poi ospitarli degnamente nei vostri centri e la cancelliera Angela Merkel che apre loro le porte della Germania».
La decisione di Msf e di altre due Ong di sospendere le loro attività davanti alla Libia «è sbagliata», afferma, «perché lasciano un vuoto molto pericoloso. Ma sui migranti il peccato originale è stato compiuto quando i Paesi dell'Unione hanno respinto la ripartizione proposta dal Commissario europeo, Jean-Claude Junker. È abortita la prima prova della fratellanza europea, ossia la condivisione dello sforzo». «Sarebbe opportuno che in quel tratto di mare ci fossero anche delle navi dell'Onu altrimenti si continuerà a fare la guerra più ai migranti che ai loro trafficanti», dice a proposito della Libia.
Quanto al codice per le Ong, al quale Medici senza frontiere non ha aderito, Kouchner spiega che «Msf è pur sempre un'organizzazione non governativa, non ha dunque nessun obbligo a firmare quel tipo di codice, sebbene debba tener conto delle direttive politiche dei Paesi nei quali lavora. Ciò detto, in una situazione come questa io non sarei contrario alla presenza di poliziotti sulle navi, meglio se disarmati, per cominciare a fare lo screening dei migranti appena raccolti».

In Spagna salvati 600 migranti in 24 ore
Intanto, secondo quanto riporta Bbc online, la Guardia Costiera spagnola ha tratto in salvo nell'arco di 24 ore 600 migranti che cercavano di arrivare nel Paese dalle coste marocchine.
I migranti, tra cui c'erano anche 35 bambini, erano a bordo di 15 imbarcazioni, incluse piccole barche a remi e una moto d'acqua. Secondo le Nazioni Unite oltre 9mila migranti sono arrivati in Spagna dall'inizio dell'anno, il triplo rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Secondo alcune stime, oltre 120 persone sono morte annegate mentre cercavano di raggiungere le coste spagnole.

© Riproduzione riservata