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in provincia di Pavia

Mortara (Pavia), vasto incendio in ditta di rifiuti speciali: pericolo diossina, scuole chiuse

L’incendio all'interno della ditta “Eredi Bertè”, nella zona industriale di Mortara (Ansa)
L’incendio all'interno della ditta “Eredi Bertè”, nella zona industriale di Mortara (Ansa)

Ci vorranno ancora ore per spegnere un vasto incendio in corso dalle 6,30 di questa mattina nella zona industriale di Mortara, a due chilometri dal centro, all'interno dello stabilimento “Eredi Bertè”, in via Fermi, che si occupa di recupero di rifiuti speciali. La colonna di fumo nero era visibile a molti chilometri di distanza e stazionava sulla città. Sul posto sono arrivate diverse squadre di vigili del fuoco giunte da Vigevano, Pavia, dai distaccamenti volontari di Mortara, Mede, Garlasco e Robbio e anche da Milano.

Il prefetto di Pavia: rischio diossina
I sindaci di Mortara, di tutti i comuni confinanti e anche di Vigevano hanno emesso ordinanze per invitare la popolazione, a scopo precauzionale, a restare per quanto possibile in casa, a tenere le finestre chiuse e a non raccogliere e consumare i prodotti dell'orto, almeno per il momento e in attesa di conoscere i risultati delle analisi eseguite dall'Arpa. Analoghe disposizioni saranno dettate agli agricoltori: i prodotti per i quali è necessario operare la raccolta (si legge nell’ordinanza del sindaco di Vigevano) «dovranno essere stoccati e non utilizzati per uso umano o zootecnico in attesa degli esiti dei controlli effettuati» o da effettuare. Le scuole di ogni ordine e grado sono state chiuse oggi e saranno chiuse domani. Sospese negli stessi giorni anche le attività sportive e ludico-ricreative.

Il prefetto di Pavia, Attilio Visconti, è arrivato sul posto per coordinare le operazioni dei vigili del fuoco e delle altre autorità intervenute. «Le notizie che sto raccogliendo - ha detto - non sono troppo confortanti. Lì sta bruciando di tutto, comprese gomma e plastica, e c'è il rischio che si sviluppi diossina».

Allarme in Piemonte
«Al momento - ha aggiunto il prefetto - l'incendio è sotto controllo, ma per domarlo ci vorranno molte ore. Stiamo valutando se far intervenire un elicottero per aggredire dall'alto, con il secchiello, i cumuli di rifiuti in fiamme, ma adesso non è possibile perché il fumo compromette la visibilità». In tarda mattinata la colonna nera, spinta dal vento, si stava dirigendo verso nord e nordest, in direzione di Novara e Vigevano. «Se continua così - ha proseguito il prefetto - non sarà necessario evacuare il personale delle ditte dei dintorni, poi vedremo».

Nei paesi della provincia che confinano con il Pavese, a pochi chilometri in linea d'area dal luogo dell'incendio, la colonna di fumo è ben visibile. Il sindaco di Borgolavezzaro, Annalisa Achilli, ha già provveduto ad avvisare i suoi concittadini a non tenere aperte le finestre. «Siamo in attesa di sapere cosa è successo davvero a Mortara - dicono in municipio - per prendere altre decisioni, con il coordinamento della prefettura».

Monitoraggio nell'Alessandrino
L' Arpa di Alessandria a metà pomeriggio stava monitorando tutte le zone della provincia al confine con quella di Pavia. «Al momento - hanno rassicurato i tecnici - non sono segnalate ricadute su queste parti di territorio, in quanto i venti spingono il fumo verso la Lombardia. Dal punto di vista meteorologico, i venti in prossimità del suolo sono previsti calmi o al più di debole intensità di direzione variabile fino al tardo pomeriggio su tutto il settore al confine con la Lombardia. Successivamente è attesa un'intensificazione da sud sull'Alessandrino e altre zone del Piemonte. Il monitoraggio continuerà fino allo spegnimento dell'incendio».

Oggi era programmato un controllo dell'Arpa
Era prevista proprio per oggi, programmata da tempo, la visita ispettiva semestrale dell'Arpa nello stabilimento della ditta “Eredi Bertè”. L'azienda si occupa di ritiro e smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi e, in piccola misura, anche pericolosi. Montagne di scarti di ogni tipo, alte almeno dieci metri e contenenti anche gomma e plastica, hanno preso fuoco, producendo una colonna di fumo visibile da decine di chilometri di distanza.

Le squadre di vigili del fuoco impegnate sul posto sono salite a otto: una arrivata da Vercelli si è aggiunta a quelle di Pavia, Vigevano, Milano e dei quattro distaccamenti volontari lomellini. Ma si stava valutando anche l'intervento di un
elicottero. Le operazioni di spegnimento sono andate a rilento a rilento perché i pompieri hanno avuto problemi di approvvigionamento idrico.

«Il triangolo della diossina»
«Quello tra Mortara, Cortoleona e Parona purtroppo è un vero e proprio “triangolo della diossina” in cui c'è un alto numero di imprese che lavorano nel settore dei rifiuti che operano con le modeste verifiche di Via». Così il delegato Wwf Italia in Lombardia Paola Brambilla sull'incendio alla “Eredi Bertè”.

«Nessuno stupore quindi che proprio a Mortara - ha aggiunto Brambilla - si sia sviluppato un incidente così grave su cui chiediamo un immediato monitoraggio da parte dell'Ispra per verificare i livelli di inquinamento da diossina. La gestione dei rifiuti in quell’area - ha osservato Brambilla - è purtroppo una bomba ecologica ad orologeria che va disinnescata al più presto attraverso controlli puntuali e continui. È necessario che gli enti pubblici si dotino di personale qualificato in grado di analizzare in modo puntuale le relazioni e gli studi ambientali che vengono presentati dai privati e che le amministrazioni pubbliche dimostrino più coraggio nella difesa dell'ambiente».

Il Wwf chiede «al governo di stanziare le risorse adeguate, aiutando gli enti locali ad esercitare la funzione di controllo: se questo non dovesse accadere il rischio è di incorrere in un'ulteriore infrazione del diritto dell'Ue».

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