Intervenire per regolare i meccanismi di finanziamento della politica, concentrandosi sulla trasparenza nelle nomine e sulle fondazioni. Per il presidente dell'Anac, Raffaele Cantone è questo il prossimo fronte da aprire quando si parla di contrasto alla corruzione. Se in altri settore la normativa ha raggiunto un assetto stabile e va soprattutto attuata, è dal lato della politica che si possono ottenere ancora miglioramenti importanti. Il richiamo è arrivato nel corso della presentazione del nuovo master in Compliance e prevenzione della corruzione, nato dalla collaborazione tra la Luiss e l'Autorità anticorruzione, questa mattina a Roma alla presenza del rettore Luiss Paola Severino.
Cantone: la lotta alla corruzione non passa da microspie e agenti provocatori
Per Raffaele Cantone iniziative come un percorso di formazione dedicato all'anticorruzione sono fondamentali, perché «la corruzione è anche un problema culturale e, quindi, la comprensione del ruolo che può avere la prevenzione è di grande importanza». Tenendo presente un principio: «La lotta alla corruzione non può essere fatta contro le imprese e le amministrazioni. Non dobbiamo imbottire le stanza di microspie o usare agenti provocatori. Imprese e Pa, invece, devono diventare un soggetto del contrasto alla corruzione».
Regolare la trasparenza nei finanziamenti alla politica
In questa direzione, Cantone ha invitato a intervenire anche sul fronte delle nuove norme. «In generale - ha detto - c'è la necessità di attuare le norme che ci sono, evitare di pensare di cambiarle sempre perché non fa bene. Se dovessi auspicare una nuova legislazione sull'anticorruzione, mi concentrerei su alcune questioni che riguardano la politica. Sarebbe interessante fare una legislazione seria che riguardi fondazioni e partiti, i meccanismi di trasparenza che riguardano i finanziamenti della politica, una legge sui partiti che renda trasparenti i criteri che riguardano le nomine».
Il nuovo master Luiss
Il master partirà per la sua prima edizione il prossimo dicembre e le iscrizioni saranno aperte dal 20 novembre. Sarà rivolto sia a laureati interessati a lavorare nel settore privato (economisti, giuristi, imprenditori) che a futuri dirigenti e funzionari della pubblica amministrazione. Durante il corso sarà dedicata un'attenzione particolare, oltre che all'approfondimento teorico, allo studio di casi concreti, tra i quali ad esempio ci sarà l'attività svolta dall'Anac nel quadro dell'Expo di Milano che, come ha ricordato lo stesso Cantone nel corso della presentazione, è stata riconosciuta come una best practice anche dall'Ocse. Ma si guarderà anche a casi più recenti, come gli appalti della ricostruzione post terremoto e il Giubileo.
Severino: compliance e prevenzione decisivi per l'anticorruzione
«Per rendere ancora più efficace la prevenzione della corruzione e il contrasto di ogni forma di illegalità - ha detto il rettore Luiss Paola Severino commentando l’iniziativa - abbiamo bisogno di una nuova categoria di giuristi e professionisti, preparati in modo molto qualificato ad attuare e gestire i diversi sistemi di prevenzione e repressione dei fenomeni criminali». Per Severino «la corruzione richiede la partecipazione di pubblico e privato». È, allora, fondamentale «insegnare i valore della compliance e della prevenzione a entrambe le parti».
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