Italia

Biotestamento: Radicali e Associazione Coscioni chiedono che il testo…

  • Abbonati
  • Accedi
lettera

Biotestamento: Radicali e Associazione Coscioni chiedono che il testo approdi in aula

L’Aula del Senato
L’Aula del Senato

Associazione Luca Coscioni, Radicali Italiani, Ass. radicale Certi Diritti, Uaar e Exit Italia in una lettera inviata alla senatrice Emilia De Biasi - presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato e relatrice del provvedimento - sollecitano che la proposta di legge sul biotestamento approdi in aula a palazzo Madama. «La proposta e la legge, ora, sembrano cadute in un buco nero. Il rischio di non vedere la luce entro la fine della legislatura è concreto. Sta vincendo l'ostruzionismo dunque, nonostante circa il 70% degli italiani chieda a gran voce un progresso sul tema del “fine vita”», sottolineano nella lettera le associazioni.

Il testo era stato approvato dalla Camera il 20 aprile
La Camera, dopo un esame di 14 mesi, ha approvato in prima lettura il 20 aprile 2017 il disegno di legge su consenso informato e testamento biologico che è poi passato all’esame della commissione Igiene del Senato (l’esame è iniziato il 2 maggio). Il testo approvato alla Camera stabilisce lo stop alle cure se il paziente non le vuole più. Il medico potrà rifiutarsi di 'staccare la spina' per il principio dell’obiezione di coscienza. Un altro medico della stessa struttura dovrà far rispettare le disposizioni del paziente.

La proposta affronta solo la questione del testamento biologico
Nella lettera le organizzazioni ricordano che depositarono quasi quattro anni fa «una proposta di legge per la legalizzazione dell'eutanasia, con le firme di 67.000 cittadini, poi sostenuta da oltre 121.000 persone. La scelta dei Gruppi parlamentari è stata invece quella di non discutere la nostra proposta e di affrontare unicamente la questione del testamento biologico, fondamentale per riconoscere effettivamente a tutti cittadini il diritto costituzionale ad interrompere le terapie senza soffrire».

Portare il testo in aula
Nella lettera alla senatrice De Biasi gli scriventi sottolineano che «a fronte del permanere dell'azione ostruzionistica e del drammatico restringersi del tempo a disposizione, Le chiediamo - con il massimo rispetto per la difficoltà del compito, ma anche con la convinzione che non vi sia alternativa per evitare la distruzione di anni di lavoro e del patrimonio di fiducia e speranza generato - di procedere senza indugio a dare seguito a quanto da Lei stessa proposto, e di inviare il testo all'esame dell'Aula del Senato, per consentire a ciascun Parlamentare una piena assunzione di responsabilità, a favore o contro l'unico testo di legge sul fine vita che ha materiale possibilità di essere votato prima della fine della legislatura».

Nella lettera gli scriventi sottolineano che la presidente della commissione Igiene aveva promesso prima delle vacanze estive che «se il numero degli emendamenti resterà tale», il provvedimento poteva «andare direttamente in Aula senza il mandato del relatore, per passare cioè ad un esame degli emendamenti direttamente da parte dell'Aula».

Giachetti (Pd): approvarlo per chiudere in bellezza l’attività parlamentare
Parlando ieri sera a Firenze, alla Festa dell’Unità il vicepresidente della Camera, Roberto Giachetti, ha detto di ritenere che «il tema del testamento biologico che abbiamo approvato alla Camera e che pende al Senato, sarebbe una straordinaria occasione per il Parlamento di chiudere l'attività parlamentare, fra virgolette, in bellezza e positivamente».

© Riproduzione riservata