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Ruffini (Agenzia Entrate): il target per il 2017 è oltre…

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L’AUDIZIONE DAVANTI ALLA BICAMERALE

Ruffini (Agenzia Entrate): il target per il 2017 è oltre 600mila lettere di compliance

La macchina del Fisco deve essere più leggera e, soprattutto, alleata dei cittadini. A breve partirà una «task force per semplificare i linguaggi, le forme con cui ci rapportiamo a milioni di cittadini, e non soltanto agli intermediari fiscali». Così il direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini in audizione davanti alla bicamerale sulla Semplificazione. Quanto alle lettere di compliance, «nei primi otto mesi del 2017 sono state inviate oltre 415.000 comunicazioni e si prevede di superare la soglia di 600.000».

Nella lotta all’evasione ferrei ma non vessatori
Nella lotta all’evasione, ha sottolineato, bisogna essere «non vessatori, non persecutori, non discriminatori, ma ferrei nel presidio che la Costituzione ha assegnato all’amministrazione finanziaria sul corretto adempimento dell’obbligo tributario».

Presidio della legalità
L’Agenzia, ha sottolineato, deve «onorare, ogni giorno, quella funzione di presidio della legalità, che non si risolve nel sintetico slogan della lotta all’evasione, ma si sostanzia in una azione equilibrata e ragionata, attenta alla sostanza dei fenomeni, rispettosa delle garanzie dei contribuenti e non orientata esclusivamente alla massimizzazione del gettito fiscale, valore questo ultimo che non è costituzionalmente tutelato».

L’Agenzia come motore di rilancio del Paese
Secondo Ruffini, l’Agenzia «è attesa nei prossimi mesi ad una grande prova di maturità: essere uno dei motori di rilancio del Paese», diventando «alleati» dei contribuenti. La sfida è quella di essere «più leggeri, per una Agenzia che sia delle Entrate ma molto di Servizi. Essere meno pesanti significa consumare meno carta, evitare che il cittadino si senta circondato da adempimenti e tagliare procedure e bizantinismi che ancora esistono».

Ruffini: nessuna modifica al 15% delle precompilate
Quella della semplificazione è una partita già iniziata. Il primo esempio a cui Ruffini ha fatto cenno è quello delle precompilate. «Oltre il 15%» delle ultime dichiarazioni dei redditi sono state accettate dai contribuenti come precompilate dall'Agenzia delle Entrate senza apportare modifiche, «no touch», ha ricordato il direttore dell’Agenzia. Ruffini ha spiegato che questo risultato si potrà «evolvere nel 2018 grazie alla sempre maggiore completezza dei dati e a un attento monitoraggio della qualità delle banche dati». Finora, infatti, «le principali cause di variazione» della precompilata «sono imputabili a errori commessi nella trasmissione dei dati all’Agenzia, alla non disponibilità di informazioni puntuali su tutti i requisiti soggettivi che danno diritto alla detrazione e all’imputazione del reddito da terreni e fabbricati». L’esperienza di Paesi europei con sistema tributario «più semplice del nostro, evidenzia la necessità di predisporre procedure informatiche che consentano una partecipazione attiva dei contribuenti senza necessità di conoscere nel dettaglio le regole fiscali».

Nel 2017 sono 17mila successioni per via telematica
Un altro esempio delle iniziative che sono state proposte per semplificare il rapporto tra Fisco e contribuente è, a pare di Ruffini, la dichiarazione di successione telematica. Nel 2017, ha detto, «risultano prodotte telematicamente, al 4 settembre, poco più di 17.000 dichiarazioni di successioni». «L’introduzione della dichiarazione di successione telematica - ha sottolineato - ha consentito una notevole riduzione degli adempimenti degli eredi. Infatti, integrando i servizi fiscali e quelli specificamente catastali, non è più necessario presentare le domande di voltura presso gli uffici, in quanto il nuovo processo esegue automaticamente l’aggiornamento delle intestazioni catastali. Ciò - ha continuato Ruffini - ha determinato anche una rilevante razionalizzazione del lavoro amministrativo e un notevole risparmio di tempo per i contribuenti».

In sei mesi 7,5 mln comunicazioni dati fatture
«Alla data del 30 giugno scorso, sono stati rilevati 4.290 gestori accreditati, circa 663 mila apparecchi censiti, circa 7,5 milioni di comunicazioni trasmesse». Sono i numeri che Ruffini ha fornito nel corso dell’audizione a proposito dell’invio dei dati delle fatture emesse e ricevute. La nuova modalità, ha detto, con «tempistica di invio trimestrale consente di elaborare tempestivamente e mettere a disposizione dei contribuenti i dati, in modo sicuro e profilato, nell’area “Fatture&Corrispettivi”». Così, ha aggiunto, i contribuenti possono «valutare autonomamente eventuali discrepanze e incoerenze tra i dati comunicati e quelli trasmessi dai clienti e fornitori, nonché tra l’ammontare dell’Iva esigibile/detraibile che emerge dai dati fattura e quello che il contribuente ha comunicato». In caso di anomalie l’Agenzia valuterà l’invio immediato di comunicazioni di alert per fare in modo che il contribuente possa chiarire o correggere il suo comportamento mediante ravvedimento prima della presentazione della dichiarazione Iva.

Consultazione online dellla banca dati catastale
Ruffini ha ricordato, tra gli esempi di semplificazione per i cittadini, che l’Agenzia ha realizzato, per tutti i contribuenti, un servizio gratuito di consultazione online della banca dati catastale e ipotecaria, che ha consentito di aumentare gli accessi ai dati e anche le richieste di correzione (103mila nel primo semestre 2017 contro 200mila totali del 2016) che si possono inoltrare sempre via web.

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