Sono 702 i voli cancellati da Ryanair in arrivo e in partenza dagli aeroporti italiani verso mete nazionali ed estere, da oggi fino a fine ottobre. È quanto risulta dalla lista pubblicata sul sito della compagnia irlandese, dopo l’annuncio del taglio di una media di 40-50 tratte quotidiane per problemi di organizzazione del personale. Colpite tutte le tratte e i principali scali del Paese, inclusi quelli di Bergamo Orio al Serio, Bologna, Napoli e Roma. Solo oggi sono stati cancellati 17 voli, fra i quali uno che collega Roma Ciampino e Londra Stansted, mentre le tratte eliminate mercoledì saranno 13. L’elenco, pubblicato sul sito del vettore, comprendeva fino a ieri solo i voli fino al prossimo mercoledì. Ora è stato ampliato e copre un arco temporale che va fino al 30 ottobre, coinvolgendo anche diversi scali italiani.
L’azienda offre 12mila euro ai piloti per rinunciare alle ferie
Nel frattempo, l’azienda sta cercando di rimediare all’emergenza ferie, che ha portato alla cancellazione dei voli e che rischia di costare fino a 25 milioni ai viaggiatori che non potranno volare. Secondo diversi media irlandesi, Ryanair avrebbe offerto ai suoi piloti un bonus straordinario fino a 12mila euro in cambio della parziale rinuncia alle ferie; il bonus tuttavia sarebbe erogato solo a partire da ottobre 2018. Nel documento, a firma di Michael Hickey, chief operations officer, si offrono 12.000 euro lordi ai capitani, e 6.000 per ciascun primo ufficiale. Il pagamento dei bonus sarebbe condizionato al fatto che i piloti completino oltre 800 ore di volo nell'anno che terminerà a fine ottobre 2018 - scrive l'Irish Times - e accetteranno (se hanno preso un mese di ferie) di lavorare durante uno o due 'blocchi' di cinque giorni che la compagnia ha individuato per coprire il periodo più critico per le cancellazioni.
Il titolo recupera in Borsa
In compenso le azioni dell’azienda sono tornate a crescere, dopo il tonfo registrato ieri. Il titolo di Ryanair viaggia a +2,9%, a 17,2 euro, dopo aver ceduto fino a picchi del 5% nella seduta di lunedì. Gli analisti interpellati dalle agenzie internazionali sono preoccupati per il danno di immagine che rischia di ripercuotersi sul futuro della azienda, oltre ai costi immediati che deriveranno da rimborsi e riprotezione (offerte di volo alternative) ai circa 400mila passeggeri lasciati a terra dalla cancellazione dei voli. Secondo le stime diffuse ieri, il vettore dovrà sborsare oltre 20 milioni di euro per risolvere i disagi causati dal taglio del 2% delle tratte nell’arco di un mese e mezzo. Secondo la legislazione Ue in materia, che il gruppo dice di rispettare, i clienti avranno diritto al risarcimento o a una proposta di itinerario compatibile con le proprie scadenze. Se non c’è la possibilità di recuperare il volo in tempi utili, deve scattare una compensazione pecuniaria dai 250 ai 400 euro a seconda delle tratta coperta (1.500-3.500 chilometri).
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