Dimagrire non è un’impresa facile. Non basta una buona dieta, ma servono forza di volontà,determinazione e pazienza. E c’è chi sceglie di farlo sul web, dove, accanto a siti all’insegna di diete equilibrate, ci sono miriadi di portali che fanno sognare dimagrimenti immediati, che propongono diete a base di un unico alimento. Ce n’è per tutti i gusti: dalla dieta della liquerizia a quella a base di limone o banana. Poi ci sono la dieta della luna, della frutta, della pizza, della longevità. C’è anche chi propone giornate di digiuno o diete a base di liquidi. Chi più ne ha, più ne metta.
In Italia obesità al 13%
Diete non equilibrate, che rischiano di creare più danni che benefici, senza minimamente considerare che in Italia il 13% della popolazione è obesa e la metà è in sovrappeso, come attesta l'indagine presentata oggi da Inco, l’Istituto nazionale per la chirurgia dell'obesità del Gruppo ospedaliero San Donato. E spesso sono proprio gli obesi a scegliere le diete fai da te, senza considerare le delicate situazioni in cui si trovano, visto che in media - attesta lo studio dell’Inco - un obeso ha almeno tre patologie correlate: le più frequenti sono diabete, sindrome metabolica e malattie del sistema cardiocircolatorio.
Si clicca su un pop up comunicando dati personali
E spesso non si considera che cliccando su un pop up si danno dati personali e numeri di carte di pagamento a siti che potrebbero non essere seri. Una ricerca condotta lo scorso anno da Msi International su 15 mila persone nel mondo fra i 21 e i 54 anni - mille in Italia - ha messo in luce che il 64% degli intervistati italiani ha cliccato su un pop up che offriva un programma di dieta senza preoccuparsi della sua sicurezza. E sono soprattutto i più giovani (76%), tra i 21 e i 30 anni, quelli che cliccano su questi pop up. In molti condividono dati su siti che promettono il peso forma: il 59% è disposto a segnalare l'indirizzo email, il 42% il nome completo e il 44% l'età. Anche se poi il 45% ammette di fornire dati senza sapere se il sito al quale forniscono dati per il pagamento o dati personali sia attendibile o meno.
Quando Facebook aiuta a seguire la dieta
E al tempo dei social Facebook può anche aiutare a fare la dieta. La forza di alcuni siti italiani ed esteri è proprio nei gruppi di sostegno sui social. Per esempio in Italia il portale gratuito di Melarossa ha un gruppo su Facebook che raccoglie 51.489 iscritti. Il portale, che si avvale della consulenza scientifica della Sisa (Società Italiana di Scienza dell'alimentazione), propone una dieta mediterranea che consente di mangiare di tutto. Su Facebook si raccontano vittorie e sconfitte, situazioni di stallo, peccati di gola commessi, ma si scambiano anche ricette e consigli sugli alimenti consentiti. E foto per dimostrare al gruppo l’avvenuto dimagrimento. E fra successi, tentennamenti e sconfitte si passa dal virtuale al reale incontrandosi in appuntamenti organizzati dagli admin del gruppo.
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