Obbligo di fatturazione elettronica tra privati in due tempi: dal 1° luglio 2018 la e-fattura sarà vincolante per le cessioni di benzina o gasolio e per le prestazioni di subappaltatori sul versante degli appalti pubblici; dal 1° gennaio 2019 il meccanismo sarà generalizzato a tutte le operazioni B2B. Stretta sui pagamenti della Pa, con un tetto che scende da 10mila a 5mila euro in caso di debiti del fornitore. Bonus verde con detrazioni del 36% (fino a 5mila euro di spesa) per la cura di giardini e terrazzi privati anche in aree condominiali. Rifinanziamento per 200 milioni del credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali al Sud. Assunzione di 1.500 ricercatori nelle Università. Asta per le frequenze 5G. Conferma del bonu cultura da 500 euro per i diciottenni. Sono alcune delle ultime novità della bozza d’ingresso della legge di bilancio approvata ieri dal Consiglio dei ministri. Che completa la manovra da 20,4 miliardi, di cui 10,9 rivacati agendo sui nuovi spazi di deficit (9,5 miliardi le coperture autonome) avviata con il varo venerdì scorso del decreto fiscale.
Sono in ogni caso già certi la conferma dell’Ecobonus, in forma rivista, per le riqualificazioni energetiche degli edifici, il taglio del costo del lavoro stabile per gli under29 con la decontribuzione per gli under 35 per il solo 2018, la proroga di super-ammortamento, che scende dal 140% al 130%, e iperammortamento (confermato al 250%). Queste due ultime misure sono i cardini del piano Industria 4.0. Il testo prevede anche le annunciate risorse per il rinnovo dei contratti degli statali e, sul fronte previdenziale, il bonus contributivo di sei mesi per ogni figlio fino a un massimo di due anni per l’accesso delle donne all’Anticipo pensionistico social. Che diventa maggiormente fruibile anche per i soggetti con contratti a tempo determinato. Confermato anche per il 2018 il blocco delle addizionali e dei tributi regionali e locali.
Praticamente certa anche la norma “salva Tam Tam”, la squadra di basket di Castelvolturno che, composta da giovani immigrati non ha potuto giocare nei campionati giovanili. Questa misura fa parte di un ampio capitolo di disposizioni in materia sportiva. Che prevede un fondo ad hoc da 2 milioni per tutelare le atlete in maternità, incentivi di vario tipo (compresi quelli per l’ammodernamento di impianti sportivi), contributi di 5 milioni per la realizzazione dei campionati europei di calcio under 21 del 2019 e di 2 milioni per il prossimo Giro d’Italia. La bozza d’ingressi inserisce nel pacchetto anche la nuova ripartizione dei diritti televisivi per il campionato di calcio di serie A.
La bozza di disegno di legge di bilancio prevede naturalmente la completa sterilizzazione per il prossimo anno delle clausole di salvaguardia fiscali (Iva e accise), avviata (un miliardo attinto dalla rottamazione) con il decreto fiscale n. 148 pubblicato ieri in «Gazzetta». Arriva poi il credito d’imposta per le spese di formazione 4.0: sarà pari al 50% delle spese (fino a 1 milione di euro) relative al costo aziendale del personale occupato in formazione in materia come big data, analisi dei dati, cyber security e robotica avanzata.
Tra le misure ancora in bilico, ma con molte chances di trovare posto nel testo finale la proroga, o addirittura la stabilizzazione, del bonus cultura per i diciottenni. L’articolato del disegno di legge di bilancio, secondo indiscrezioni, arriverà al Senato per la prima lettura soltanto la prossima settimana (probabilmente il 26 ottobre, dopo la chiusura della partita sulla legge elettorale). Alcune delle misure rimaste al palo potrebbero rientrare nella manovra proprio sotto la spinta di emendamenti parlamentari. È il caso della web tax, della riduzione graduale dei super-ticket da 10 euro, che il Governo si è impegnato a valutare ma che non è prevista dal testo del Ddl di bilancio, e del rinvio della decisione sull’adeguamento automatico a 67 anni nel 2019 dell’età pensionabile all’aspettativa di vita (v. Il Sole 24 Ore del 15 ottobre). Sul terreno sanitario la bozza del Ddl di bilancio prevede che entro la fine di gennaio 2018 l’Agenzia per il farmaco (Aifa) dovrà definire l’eventuale superamento del tetto di spesa farmaceutica territoriale e ospedaliera nel 2016 con l’obiettivo di consentire alle regioni di incassare le somme dovute dalle case farmaceutiche a titolo di payback.
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