La norma anti-scorrerie prevista nell'ambito della nuova legge di bilancio «va nella giusta direzione, ma l'auspicio dovrebbe essere di farla in chiave europea». Lo ha dichiarato il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, a margine dell'assemblea generale di Confindustria Pavia riunita nello stabilimento Fedegari di Albuzzano. «Il punto è tra Europa e mondo esterno, non tra Paesi d'Europa - ha aggiunto - È evidente che questa norma comunque pone una questione di strategicità in merito a quelle che sono le idee di controllo all'interno di aziende che possono essere strategiche per il Paese».
Su manovra no grandi aspettative
«Lo abbiamo detto da tempo, è una manovra su cui non abbiamo grandi aspettative, con risorse non rilevanti» ha continuato il presidente di Confindustria, «non dimentichiamo che non sono state attivate le cosiddette clausole di salvaguardia, il che ha permesso chiaramente il non incremento di alcune tasse«. «Importante è stato non smontare alcune riforme fatte ed è evidente che più che questa Legge di bilancio forse bisogna dibattere nel Paese - ha aggiunto - , e sicuramente questo sarà in riferimento anche alla campagna elettorale alle porte, di quello che può essere un piano di legislatura di medio termine, perchè le cose sono complesse, ma i fatti dell'economia ci dicono che investendo sulla crescita si riduce anche il debito». «Mi sembra - ha detto ancora Boccia - che, pur avendo quel famoso sentiero stretto che cita il ministro Pier Carlo Padoan, con poche risorse si possono fare operazioni che intervengono sui nodi di sviluppo. Occorre però definire una priorità temporale, cioè cosa facciamo prima e cosa facciamo dopo, visto che non abbiamo le risorse per fare tutte le cose che immaginiamo quindi occorre un piano di medio termine».
Bonus under 35 buona notizia
Sempre riferendosi alla manovra, Boccia ha detto che il bonus giovani per gli under 35 è «sicuramente una buona notizia». «Adesso - ha aggiunto - la vediamo nel merito, la nostra idea è che un piano di inclusione giovani riduce i divari nel Paese e permette ai nativi digitali di entrare nelle fabbriche italiane e costruire sempre di più questo modello di innovazione di cui il Paese e le fabbriche italiane hanno bisogno».
Pil: crescita positiva fino aprile, poi dipende da voto
«Sul fronte della crescita sappiamo che la prima parte del 2018 fino a marzo- aprile sarà positiva - ha detto Boccia, sottolineando che «dobbiamo poi vedere se la politica economia del Paese sarà coerente nei mesi successivi e questo dipende dal governo che verrà».
Legge elettorale: senza governabilità anche incertezza economiche
Parlando poi di legge elettorale, Boccia ha detto che «la vocazione di Confindustria è stata sempre maggioritaria, che era ed è la precondizione per noi per governabilità e stabilità» ovvero per la nomina di «governi che possano governare nel medio termine». «C'è un pò di confusione e noi non entriamo nel merito della legge elettorale - ha continuato - ci sembra che già il confronto tra i partiti sia alto e quindi per questo ci teniamo per adesso fuori, forse però riprendere alcuni aspetti del referendum costituzionale e di alcune modifiche che aiutino a governare il Paese sarebbe di aiuto». Secondo Confindustria, ha spiegato Boccia, «se non riusciamo ad avere una maggioranza che governa il Paese è evidente che l'incertezza politica dopo la campagna elettorale può determinare delle incertezza economiche. Speriamo di no, ovviamente - ha concluso - non dipende da noi, dipende dalle maggioranze che ne deriveranno».
Ilva: azienda competitiva è in interesse Paese
«Intanto ricordiamoci da dove partivamo, in che stato era l'Ilva. È arrivato un investitore e occorre dall'una e dall'altra parte avere buon senso e pragmatismo» ha dichiarato poi Boccia commentando la vicenda Ilva, dopo che l'azionista Mittal ha espresso la volontà di trovare una soluzione sostenibile con l'aiuto di Governo, istituzioni e sindacati. «Se vogliamo costruire aziende competitive nel Paese dobbiamo fare delle operazioni verità con buon senso, pragmatismo, con rispetto di tutti, compresi i lavoratori - ha aggiunto - ma costruire un'Ilva competitiva e forte, perchè questi investitori privati chiaramente non accettano di avere un'Ilva che non sia competitiva, è nell'interesse dell'Italia e del Mezzogiorno».
“Se non riusciamo ad avere una maggioranza che governa il Paese è evidente che l'incertezza politica dopo la campagna elettorale può determinare delle incertezza economiche”
Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria
Alitalia: cittadini non disposti a pagare per altri
Parlando poi della vicenda Alitalia, il presidente di Confindustria ha spiegato che «qui bisogna vedere chi la compra e chi la paga perchè tutti parlano e nessuno dice chi paga» e «non penso che i cittadini italiani siano disposti ad accettare di pagare per conto e in nome di altri. Bisogna fare in modo che Alitalia diventi competitiva e abbia appeal per gli investitori». «Mi sembra che si sia allungato un po' il tempo - ha aggiunto - i commissari sono persone di grande qualità, facciamoli lavorare, però onestamente non è più tempo in questo Paese di pensare che ci possano essere ancora rendite, di parlare in nome e per conto di alcuni mentre pagano poi altri».
Imprese: prepariamoci a fine Qe, ma nessun dramma
«Il rischio è che quando finirà il Qe è evidente che i tassi aumenteranno e quindi noi dobbiamo prepararci» ha detto poi Boccia a margine dell'assemblea degli industriali di Pavia. «Avendo un debito pubblico rilevante - ha aggiunto - se aumentano i tassi d'interesse abbiamo un deficit che aumenta e quindi la sfida è ridurre il debito del Paese. Dall'altra parte serve prepararci come imprese a questo incremento di tasso di interesse. Non è un aspetto marginale, c'è tempo però ci si può preparare per tempo evitiamo che diventi un trauma».
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