Zaino in spalla, gli studenti della scuola secondaria vanno a lezione nelle industrie farmaceutiche. Per imparare sul campo come funziona la filiera dei farmaci e per orientarsi sul lavoro e gli skill richiesti dal settore. È il senso del progetto pilota triennale che Farmindustria ha lanciato oggi a Roma, raccogliendo l'invito del ministero dell'Università e della ricerca ad attivare l'alternanza scuola-lavoro in filiera. L'associazione, che rappresenta 200 industrie presenti in Italia, accetta la sfida. «Per diversi motivi - spiega il presidente Massimo Scaccabarozzi - ma uno in particolare: perché parlare di farmaceutica significa parlare di futuro e i giovani sono il futuro. E perché noi vediamo nell'alternanza scuola-lavoro un elemento di qualificazione della didattica e del percorso formativo dei ragazzi. L'azienda va quindi intesa come un luogo educativo, una sorgente culturale, perché il pensiero si forma anche nel rapporto con la realtà».
Nel Lazio l'iniziativa parte dal liceo scientifico e dall'Istituto Istruzione Superiore (Iss) “Largo Brodolini” di Pomezia per un totale di 41 studenti coinvolti. Le aziende del cluster Lazio che apriranno le loro porte ai ragazzi sono Abbvie, BSP Pharmaceuticals, Janssen, Ibi-Lorenzini e Menarini.
Formazione priorità strategica
«Si tratta di un progetto di respiro triennale al quale ho l'onore di dare l'avvio oggi nel Lazio - spiega Scaccabarozzi - e che nei prossimi giorni partirà anche in Emilia Romagna. Un'iniziativa che consentirà ai ragazzi di acquisire una maggiore consapevolezza della struttura e del funzionamento del settore farmaceutico nella sua globalità, attraverso l'esperienza in strutture diverse, comprese quelle appartenenti alla filiera del farmaco, ad esempio le aziende che producono i macchinari per il confezionamento dei medicinali».
La formazione come opportunità per i giovani ma anche snodo strategico per lo sviluppo del Pharma made in Italy. «Il nostro lavoro consiste nel creare le condizioni perché le imprese possano crescere in Italia - continua Scaccabarozzi - e tra queste una delle principali è lavorare per la formazione. Nelle Università, partecipando ai corsi di perfezionamento e ai master post-universitari, realizzando gli incontri con gli studenti, durante i quali ci rivolgiamo ai laureandi delle facoltà medico-scientifiche per mostrare loro il ventaglio di opportunità che potranno avere nel settore farmaceutico e orientarli nella scelta lavorativa. Ma facciamo formazione anche nelle Imprese. Si è infatti appena conclusa la V edizione della Scuola Farmindustria, un corso di formazione che offre la possibilità ai giovani occupati e ai nuovi assunti nelle nostre imprese di accrescere le competenze tecniche per avere un quadro completo del settore, ponendo le basi per professionisti più consapevoli e motivati, perché, come tutti sappiamo, non si finisce mai di studiare e di imparare».
Ora si passa alle scuole secondarie, aprendo il mondo delle imprese agli studenti. «Nella vostra esperienza di alternanza triennale - conclude Scaccabarozzi rivolgendosi direttamente agli studenti - entrerete in contatto con l'associazione ed entrerete in aziende diverse: sia ben chiaro, non diventerete General Manager ma non verrete neanche sfruttati o lasciati in un angolo e avrete la possibilità di conoscere persone motivate e orgogliose del lavoro che fanno, aprendovi a un'esperienza nuova alla quale vi invito ad avvicinarvi con la curiosità che è tipica dei giovani. E questo, indipendentemente dalla strada lavorativa che deciderete di percorrere, è l'augurio che vi faccio, di lavorare con orgoglio e con vera passione, elemento che fa incredibilmente la differenza nello svolgimento di un'attività. Di certo non annullerà la fatica o lo stress, ma renderà tutto più sopportabile perché ogni sacrificio è fatto in nome di un progetto più grande, per raggiungere un obiettivo stimolante e quindi realizzare i vostri sogni».
Come si sviluppa il progetto pilota nella filiera Pharma
Le attività previste vanno dall'orientamento alle visite presso le aziende, all'esperienza di alternanza scuola-lavoro nelle imprese stesse, alla realizzazione di project work. L'iniziativa è articolata su tre anni e coinvolge, nei cluster di Bologna/Parma e Latina/Pomezia, due licei scientifici, due istituti tecnici professionali e undici aziende del farmaco e della filiera (in particolare quelle che producono macchine e tecnologie per la produzione e il confezionamento dei medicinali).
Tra i contenuti del progetto: una presentazione del settore farmaceutico, mettendone in luce rilevanza, presenza sul territorio, numero addetti, composizione, investimenti; l'introduzione al concetto di impresa e la descrizione dell'organizzazione aziendale da parte delle aziende ospitanti, facendo il punto delle differenti funzioni aziendali e della loro interazione, del ruolo dell'azienda all'interno della filiera, delle competenze professionali richieste e della rilevanza delle soft skills nei contesti organizzativi.
Ricerca al centro
La ricerca è ovviamente al centro. I ragazzi apprenderanno come nasce e si sviluppa un farmaco, finalità e metodologie della R&S, qual è l'impatto che la ricerca sulla salute e sulla qualità della vita (il percorso si svilupperà anche con visite ai laboratori delle imprese).
Fari puntati anche sul processo di produzione dei medicinali, a partire dall'ingresso negli stabilimenti della materia prima fino al confezionamento, con visite a impianti innovativi e ad alta tecnologia delle imprese farmaceutiche e della filiera. Passando per l'industria 4.0, la digitalizzazione delle imprese e il ruolo dei social, per far capire agli studenti come sta cambiando il modo di lavorare e quali saranno le competenze richieste dalle aziende nei prossimi anni.
E per concludere, a fine anno scolastico a giugno, gli studenti (sia quelli del cluster Lazio che del cluster Emilia Romagna) saranno invitati all'assemblea di Farmindustria per mostrare un esempio tangibile del lavoro dell'Associazione e delle sue interazioni con gli stakeholder.
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