Il calo degli sbarchi in Italia ha raggiunto la cifra record del -30%: al 31 ottobre sono arrivati 111.397 migranti, l’anno scorso erano 159.427. I dati del ministero dell’Interno, tuttavia, non bastano a rassicurare. Anzi: proprio l’ultima analisi di Frontex (agenzia europea della guardia di frontiera e costiera) mette in guardia contro facili entusiasmi. Al contrario, gli scontri a Sabrata tra le organizzazioni di trafficanti e l’aumento diffuso dell’instabilità in Libia lasciano presagire un «possibile aumento del numero di partenze nelle prossime settimane».
Gli attori istituzionali in campo - Unione europea e Italia, innanzitutto - sono costretti a rivedere i piani operativi a breve o quantomeno devono intensificare i flussi informativi per conoscere lo scenario libico. Il lavoro dei tecnici del ministero dell’Interno e degli Affari esteri, compresa la nostra ambasciata a Tripoli, e dell’intelligence, è diventato più complicato. Gli indicatori da tenere sotto controllo sono cresciuti. Per la prima volta quest’anno si registra un consistente numero di partenze di cittadini libici: siamo a circa un migliaio. Le cause, presto dette: «Inquietudine sociale, insicurezza e prospettive future incerte» scrive Frontex. È una prospettiva minacciosa anche per i flussi di migranti: la scommessa italiana per fermarli si fonda proprio su un processo di stabilizzazione politica e un progetto complesso, condiviso e finanziato da Bruxelles, di capacity building, ricostruzione dello stato. Dove sono impegnati Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Guardia Costiera, ministero della Difesa. Il report dell’agenzia europea ricorda come sia stato proprio il ministro dell’Interno, Marco Minniti, a sottolineare il salvataggio negli ultimi mesi di circa 16mila migranti da parte della Guardia costiera europea. Ma l’accordo tra il governo di Serraj e le milizie Al-Dabbashi e Brigata 48 destinato a fermare il traffico di esseri umani «non è chiaro se durerà» scrive Frontex. Anche alla luce dell’offensiva della coalizione «Operation Room Anti-Is» contro Dabbashi. Il report sottolinea, citando anche Unhcr, come centinaia di migranti sono fuggiti da Sabrata verso Zuwarah. E nota «l’aumento delle partenze» nella zona «della costa orientale di Tripoli, Al-Khums e, in misura minore, Gars Garabulli».
Aggiornato anche il tariffario dei trafficanti. I viaggi dalla Turchia per la Francia e la Germania, attraverso l’Italia, hanno un prezzo di 6.500 euro. A quanto risulta a Bruxelles, per la prima volta un’organizzazione criminale libica ha pubblicato un’offerta per viaggi in Italia destinata solo ai loro connazionali: barca di nove metri, gruppo dotato di telefono satellitare.
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