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Dl fisco: platea più ampia per la rottamazione-bis delle cartelle

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MODIFICHE BIPARTISAN

Dl fisco: platea più ampia per la rottamazione-bis delle cartelle

  • – di Redazione online

Ampliare la platea della rottamazione bis, consentendo di accedere alla nuova definizione agevolata anche a chi non aveva fatto domanda. È una delle principali richieste dei senatori, che hanno presentato emendamenti bipartisan al decreto fiscale collegato alla manovra, a partire dal Pd, che chiede anche di introdurre un percorso di rate più diluite per chi ha debiti oltre 1 milione di euro. Diversi emendamenti chiedono anche di spostare a dicembre la scadenza di novembre introdotta per consentire di rientrare a chi era rimasto indietro con le prime due rate. La discussione del decreto fiscale in Assemblea inizierà mercoledì 15 novembre

Stop bollette a 28 giorni
Tra le proposte bipartisan contenute negli oltre mille emendamenti depositati martedì pomeriggio in Commissione bilancio al Senato per modificare il decreto legge fiscale 148/2017 (scade il 15 dicembre) collegato alla legge di Bilancio 2018, anche quelli per costringere gli operatori alla fatturazione mensile e non più a 28 giorni. Dal Pd allo schieramento Fare! (Misto), da Ap a Mdp, la proposta, in questo secondo caso, di una «cadenza di rinnovo delle offerte e di fatturazione dei servizi su base mensile o suoi multipli». Nello specifico, il Pd propone anche un aumento delle sanzioni in caso di inosservanza e «la restituzione di somme indebitamente percepite qualora il comportamento lesivo abbia determinato un esborso illegittimo a carico degli utenti».

Lo Spesometro torni annuale
Tornare all’invio annuale dei dati anche per il nuovo Spesometro. Lo chiedono altri emendamenti bipartisan, proposti tra gli altri da Pd, Fi, Lega, Autonomie. Tra le richieste anche quella di non comminare sanzioni per l’invio dei dati di quest’anno, se viene effettuato entro febbraio 2018, e anche di esentare alcune tipologie di fatture, come quelle di importo inferiore a 300 euro. Bipartisan anche la richiesta di dare 6 mesi di tempo per il ravvedimento in caso di avviso di irregolarità nei versamenti Iva.

Pd chiede rinvio 6 mesi scelta età pensione
A ltri emendamentI bipartisan, infine, chiedono di rinviare di sei mesi il decreto direttoriale che fa scattare, dal 2019 l’aumento dell’età per la pensione a 67 anni. A chiederlo emendamenti bipartisan, a partire da quello del Pd, a prima firma D’Adda e sottoscritto da diversi senatori Dem della commissione Lavoro. Diverse proposte anche dalle opposizioni: Sel, così come il Movimento 5 Stelle chiede di sospendere l'automatismo fino al 2022 o di rimandare il decreto al 30 giugno, come chiede anche Mdp. La Lega di sospenderlo fino al 2020.

Pd: cedolare 15% se riaprono botteghe centro storici
Una cedolare secca al 15% per favorire la riapertura di negozi, bar e botteghe artigiane nei centri storici. La propone il Pd con un emendamento al decreto fiscale. La cedolare sostituirebbe Irpef, Ires, Irap e bollo e registro sul contratto di locazione per locali sfitti da almeno due anni nei centri storici e si applicherebbe in caso di avvio «di una attività di vendita al dettaglio o di somministrazione di alimenti e bevande» o a chi avvia «una attività di produzione e vendita di prodotti artigianali». La misura si attiverebbe in via sperimentale per il biennio 2018-2019 e avrebbe a disposizione 30 milioni di euro l’anno.

Pd-Ap: fondo ad hoc per assistenza caregiver
Un altro emendamento del Pd propone di utilizzare parte dei risparmi delle vecchie salvaguardie per costituire un fondo ad hoc per l’assistenza dei caregivers, ovvero le persone impegnate nell’assistenza a partenti gravemente disabili. Analoga una proposta di Ap, che estende la nozione di caregiver anche a chi assiste familiari «che necessitano di sostegno intensivo e a lungo termine a causa di malattia, infermità o limitazioni gravi».

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